Il gruppo Amunì di Calatafimi Segesta ha deciso di non schierarsi con nessuno dei due candidati a sindaco (Verghetti e Gruppuso), in corsa per le amministrative del 10 e 11 ottobre. “Ci rammarica e ci rattrista ancora una volta constatare che la città per cui lottiamo, la città per cui spendiamo il nostro tempo libero sottraendolo alle nostre famiglie e ai nostri hobby, la città per cui lavoriamo già da tempo, si ritrova alle porte delle elezioni amministrative in assenza di una solida e condivisa vera progettualità politica. Abbiamo deciso di fare un passo indietro e non abbracciare nessuna coalizione perché in nessuna di queste abbiamo riscontrato un punto d’intersezione con il nostro progetto, con la nostra concezione di fare politica, con la nostra visione di Calatafimi. Abbiamo piuttosto trovato in primo piano dinamiche che non ci appartengono, molto distanti dalle nostre visioni e da quello che siamo. Abbiamo fatto un passo indietro perché siamo sempre più convinti che questa città meriti il nostro impegno ma con le giuste condizioni. Abbiamo fatto un passo indietro perché riteniamo poter benissimo portare avanti i nostri progetti, le nostre idee e il nostro impegno senza per forza dover sottostare a dinamiche stantie, senza poltrone e fuori dal Consiglio Comunale. È così faremo perché pensiamo di avere il diritto e il dovere di impegnarci per rendere migliore il posto in cui viviamo”.
In chiusura, il gruppo Amunì di Calatafimi Segesta formula un formale “in bocca al lupo” ai due candidati alla carica di sindaco, “sperando di assistere ad una campagna elettorale piena di proposte per il territorio, dai toni più pacati e rispettosi di quelli a cui abbiamo assistito la scorsa tornata elettorale considerato che come la recente storia locale ci insegna, in quel modo di fare politica l’acerrimo nemico di oggi può troppo facilmente diventare l’alleato di domani. Noi non accettiamo, ma comprendiamo e preferiamo dare il nostro piccolo contributo da soli. Amunì è credere ed invitare a credere che ci sia ancora una possibilità”.