L’ex assessore con delega all’Ambiente, nonchè vice sindaco Agostino Licari, ha inviato una nota in merito alla vicenda rifiuti del Comune di Marsala:
“Di fronte alla drammatica situazione dei rifiuti a Marsala, il sindaco Massimo Grillo ha pensato bene che il modo più efficace per uscirne bene fosse quello di addossare tutte le colpe all’Amministrazione precedente. E lo ha fatto nella maniera più eclatante e appariscente. Con un video della durata di sei minuti, si è rivolto alla cittadinanza con un fare rassicurante “Non abbiate paura!” e una larvata minaccia nei confronti degli utenti che in caso di reiterata inosservanza delle norme di andare incontro a possibili e più severe sanzioni.
Peccato che il suo appello non è credibile soprattutto nella parte in cui ricorre ai dati per dimostrare che l’amministrazione di Alberto Di Girolamo è stata fallimentare mentre quella capeggiata da lui sta dimostrando di essere in grado di risolvere tutti i problemi compresi anche quelli dal punto di vista civico tenuti dai i cittadini.
Nella mia passata qualità di assessore e responsabile del settore, mi corre l’obbligo morale di fare un po’ di chiarezza in primo luogo con riferimento ai numeri e sul lavoro già svolto nei cinque anni che hanno preceduto l’attuale Amministrazione. Partendo dalla notizia con la quale il sindaco ha voluto attirare l’attenzione dei cittadini: “EMERGENZA # RIFIUTI 9108 UTENTI NON HANNO MAI RITIRATO I MASTELLI. ECCO CHI SPORCA LA CITTA’”…
Devo subito precisare che questo mio intervento non ha lo scopo di respingere le accuse che sono state rivolte dal sindaco alla amministrazione di cui facevo parte ma quella di fornire i dati obbiettivi e reali che possono servire allo stesso sindaco per migliorare la gestione dei rifiuti e ripristinare al tempo stesso un rapporto abitanti – istituzione essenziale su un piano di civiltà più progredito e avanzato anche sotto il profilo dell’immagine.
Innanzitutto l’amministrazione Di Girolamo nel 2019, non appena l’appalto è andato a pieno regime, ha incrociato i dati tra l’anagrafe civile e tributaria del Comune facendo emergere la seguente situazione: oltre 5000 famiglie non erano censite nell’anagrafe tributaria e, quindi, non solo non pagavano i tributi ma non avevano nemmeno ritirato i mastelli.
Proprio partendo da questo dato abbiamo proceduto ad invitare i cittadini a regolarizzare la loro posizione tributaria e a ritirare i mastelli. Ben 1500 famiglie hanno aderito regolarizzando la loro posizione. Per le altre 3500 utenze si sono avviate le contestazioni (circa 2000 entro ottobre del 2020). Ora bisognerebbe verificare se da quella data in poi sono state completate le rimanenti contestazioni.
Per maggiore chiarezza sarebbe opportuno che in un successivo video venisse detto dallo stesso sindaco che delle 9108 utenze segnalate, 5000 utenze comprensive son state già accertate mentre le altre sono frutto di doppioni ed errori derivanti dalla gestione della società AIPA alla quale abbiamo revocato il contratto.
Visto che ci siamo, e sempre per il bene della Città, sarebbe interessante conoscere cosa ha fatto l’amministrazione dell’elenco delle 5000 famiglie in possesso del mastello e che sono in regola con i tributi e che dal settembre del 2019 al primo semestre del 2020 non aveva mai conferito il secco residuo? Elenchi in possesso dell’Ufficio Servizi Pubblici Locali e del Comando dei Vigili Urbani, con cui si era concordata un’azione strategica di intervento per le contestazioni, era stato preceduto da un avvertimento. Ritengo che queste 5000 famiglie stiano contribuendo a sporcare la città.
Infine non posso tacere il fatto che l’acuirsi dei problemi attuali e la concomitante mala gestione dei rifiuti sia sostanzialmente da ricercare nell’incapacità di questa Giunta alla quale manca completamente una vera e propria strategia, un’idea chiara sull’ambiente e sul decoro del territorio. Lo dimostra la situazione degradata di fronte alla quale ci troviamo. Proprio in questo periodo assistiamo a un susseguirsi caotico di ordinanze e di provvedimenti fra loro slegati e quindi inevitabilmente oltre che inefficaci, saranno dannosi per la comunità che non sa che pesci pigliare, In assenza di una visione di insieme da parte di chi guida la città. C’è stato un lungo periodo altalenante: porta a porta sì poi no; poi ni, poi si vedrà; le isole ecologiche improvvisate fino al limite della legalità; possibilità di conferire il secco residuo nelle isole ecologiche senza tracciamento e senza una bussola. È prevalso nei cittadini la convinzione che si stava abbassando la guardia sulla differenziata e sulla tutela dell’ambiente che ha determinato l’aggravarsi del problema rifiuti in questo ultimo periodo in maniera evidente.
Non intendo rivendicare nulla ma ritengo opportuno invece mantenere, proseguire e potenziare, sempre per il bene di Marsala e della sua collettività, il circolo virtuoso intrapreso dalla Giunta Di Girolamo che aveva portato la nostra Città ad essere punto di riferimento nell’ambito della raccolta differenziata in Sicilia, più volte premiato come Comune che aveva raggiunto i propri obiettivi.
Convinto che la strada da perseguire sia quella inaugurata dalla Giunta Di Girolamo ritengo opportuno premiare e incentivare la collaborazione dei cittadini dotati di senso civico, che sono tanti, piuttosto che minacciare misure repressive e sanzionatorie. Per questo avevamo pensato di introdurre la TARIP, un sistema di tassazione che premiava i cittadini virtuosi, i cittadini che differenziavano di più pagavano di meno rispetto agli altri che non lo facevano o che trasgredivano. La TARIP dove è praticata dimezza la tassa ai cittadini. A proposito la TARIP che fine ha fatto?“.