Sale da gioco, riapertura necessaria ma per molti è bandiera bianca: i dati

redazione

Sale da gioco, riapertura necessaria ma per molti è bandiera bianca: i dati

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venerdì 11 Giugno 2021 - 10:33

Sono ormai oltre 330 i giorni di chiusura del mondo del gioco fisico, dovuti al lockdown che da marzo scorso ad oggi non ha lasciato spazio alla filiera. Le misure anti-Covid conseguenti non hanno fatto altro che aumentare l’agonia dell’intera industria, eccezion fatta per un lieve momento di pausa a cavallo tra prima e seconda ondata. Le strategie per ora non hanno portato a nulla, con le saracinesche perennemente abbassate.

Le perdite ovviamente sono ingenti, soprattutto in termini di fatturato ma non solo. Stando agli esperti di giochidislots.com, “ormai le attenzioni sono tutte rivolte verso l’online, che ha preso il largo essendo sempre più in crescita e conquistato larga fetta del pubblico. Resta comunque importante recuperare il gioco in agenzia, per una mera questione di rete territoriale, per la fidelizzazione della clientela e la salvaguardia di migliaia di posti di lavoro”.

Le nuove misure anti-Covid hanno introdotto la zona bianca pertanto qualcosa ha cominciato a muoversi: dal 31 maggio le sale gioco hanno riaperto in Sardegna, Molise, Friuli Venezia-Giulia. Dal 7 giugno invece anche in Liguria, Umbria, Veneto ed Abruzzo. Il 14 infine dovrebbero seguire Trento, Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia ed Emilia Romagna. Attesa per tutte le altre regioni, ce dovrebbero comunque seguire a ruota, dalla Toscana alla Campania, per la seconda estate Covid-free.

In bilico la Sicilia, territorio su cui vi sono 180 sale scommesse e 25 sale da gioco. Qui una recente ordinanza della Regione ha imposto le prime tre nuove zone rosse per aumento dei contagi improvvisi. Dati i numeri del gioco e delle sale sul territorio siciliano l’auspicio è che si ristabilisca una situazione di normalità che non porti altri danni.

Che invece sono toccati a tanti: secondo le ultime statistiche, raccolte sempre da Giochi di Slots, risulta che il 10% di sale gioco e scommesse non ha riaperto. L’urto delle chiusure è stato dei peggiori, e molti hanno dovuto alzare bandiera bianca. Il dato peggiora se si considera che in riferimento vengono prese le prime tre regioni finite in zona bianca: significa che col passare delle settimane la situazione potrebbe peggiorare pericolosamente. Non significa dunque che le riaperture portino al guadagno, perché molte riaperture non ci saranno.

Complicazioni esagerate, protocolli rigidi, difficoltà economiche hanno avuto la meglio. Previsione, quest’ultima, attendibile poiché proveniente dal Libro Blu dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che fa il focus su tutto il tessuto regionale.

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