Gaspare Giacalone, sindaco di Petrosino, tanti gli argomenti da trattare con lei.
Da dove vogliano cominciare?
“Se lei è d’accordo, dal covid. O meglio dall’ultima iniziativa che abbiamo preso di concerto con l’Asp di Trapani, di aprire la scorsa settimana per un giorno il poliambulatorio, per effettuare le vaccinazioni antivirus”.
I numeri parlano di una affluenza importante e non solo di petrosileni.
“Oltre 200 vaccini somministrati a persone, soprattutto giovani, non soltanto residenti a Petrosino. C’erano residenti nelle contrade del nord di Marsala. Pensiamo, se l’Asp è d’accordo, di potere ripetere l’iniziativa. Ci facciano sapere e noi siamo disponibili a fare la nostra parte. Intanto colgo l’occasione per invitare i miei concittadini a vaccinarsi. Debbo dire che per quanto attiene il rispetto delle norme comportamentali anticovid, i Petrosileni hanno rispettato il protocollo”.
In vista dell’estate ci potrebbe essere una specie di liberi tutti. Soprattutto nei comuni che organizzeranno manifestazioni.
“Nessun liberi tutti ma, nel rispetto delle norme, stiamo procedendo per organizzare l’estate petrosilena. Abbiamo pubblicato un bando per un concorso di idee. Cercheremo di ripetere l’esperienza di “Sicilitudini”. La pandemia si sconfigge con i comportamenti e con i provvedimenti sanitari. Ma è anche necessario che la gente lo ripeto, nel rispetto delle norme, viva momenti di serenità e di rilassamento. Aspettiamo turisti ma rivolgiamo anche l’attenzione ai nostri concittadini”.
La pandemia ha inciso molto anche sull’economia di Petrosino?
“Come dappertutto. Abbiamo assistito a diverse chiusure di attività. Ci siamo attivati distribuendo 8 cicli di buoni spesa. Debbo ringraziare per l’aiuto che ci ha dato la Caritas”.
Avete imboccato gli ultimi anni di sua sindacatura. Lei ha puntato molto su alcune opere pubbliche. A che punto sono?
“Stanno per essere ultimati i lavori di viale Regione Siciliana. E’ esecutivo il progetto dell’asse viario Stazione – Santa Venera. Lavoriamo per la pista Ciclo pedonale Sibiliana Torrazza. E’ pronto il progetto per due milioni di euro per il rifacimento della Torre la cosiddetta casa dell’Acqua”.
Lei si avvia al termine del secondo mandato, tuttavia vi potrebbe essere un proseguimento…
“Si riferisce alla legge in discussione all’Ars che permetterà in Sicilia ai sindaci delle piccole città se eletti di fare un terzo mandato. Intanto non è ancora legge e tuttavia posso anticipare che io non mi ricandiderò”.
Abbiamo raccontato nelle precedenti interviste del ruolo di dirigente nazionale del Pd che le assegnò il precedente segretario nazionale Nicola Zingaretti. Ora come va con Enrico Letta?
“Zingaretti con le sue dimissioni ha dato uno scossone al partito. C’era bisogno. L’arrivo di Letta ha spostato la discussione interna su temi ancora più di sinistra. E’ un dirigente serio preparato e soprattutto determinato. Io partecipo volentieri al suo progetto. Per seguirlo e non certo per creare correntismi, abbiamo dato vita a “Prossima”, associazione di idee e progetti interna al partito ma che si avvale anche delle capacità di non iscritti. Cito due nomi, Giuliano Pisapia e Michele Emiliano con i quali sono spesso in contatto”.
Che giudizio esprime sul governo regionale guidato da Nello Musumeci?
“Non certamente positivo. Noi abbiamo il dovere di attrezzarci per battere questa destra che ha fatto tanto danno per la Sicilia. Per farlo dobbiamo muoverci verso la direzione di una collaborazione con il M5S e con i Cento Passi di Claudio Fava. Ma occorre guardare anche la mondo del civismo che si è tanto articolato nell’Isola in questi ultimi anni. Cercheremo come Pd di spendere dei nomi importanti per la corsa alla presidenza della Regione”.
Circola voce che possa essere l’ex ministro Giuseppe Provenzano, attuale vice di Letta.
“E’ un nome spendibile. Ma io aggiungo che ce ne sono anche altri, per esempio l’euro deputato Pietro Bartolo. Ma è altrettanto importante che ci siamo delle liste forti nei collegi che trascinino il partito e più in generale il centrosinistra verso la vittoria”.
In quella della provincia di Trapani ci potrebbe essere lei candidato al rinnovo dell’Ars?
“Sono cose che deciderà a suo tempo il partito. Io per il momento penso ad amministrare la mia comunità”.