In relazione al crollo della parete rocciosa in località Gadir e Lago di Venere a Pantelleria, la Soprintendenza dei Beni culturali di Trapani fa sapere che – al fine di ripristinare i luoghi – con nota inviata il 7 aprile scorso al Commissario per il dissesto idrogeologico, al sindaco di Pantelleria, al Responsabile del Parco nazionale, è stata autorizzata l’esecuzione delle opere di rimozione della massa dei detriti prodotta, alle seguenti condizioni: che non si preveda la movimentazione di alcuni blocchi dettagliatamente individuati nella relazione tecnica prodotta nonché degli eventuali ulteriori blocchi sottostanti la massa detritica e che non vengano eseguiti nuovi interventi non previsti nella relazione, se non espressamente autorizzati dalla Soprintendenza dei Beni Culturali di Trapani.
Le prescrizioni si rendono necessarie al fine di consentire di rimodellare la frana in maniera da ottenere un risultato paesaggisticamente compatibile con il contesto costiero e non compromettere ulteriormente i luoghi. Tutto ciò nell’attesa di conoscere l’esito delle indagini della Procura di Marsala che stabilirà eventuali responsabilità e nella considerazione che l’autorizzazione rilasciata nel 2016 dal Soprintendenza di Trapani precisava: “Tenuto conto dell’elevata volumetria dei singoli elementi, per facilitarne la movimentazione si potrà, ove necessario, procedere alla loro suddivisione in blocchi di minore dimensione utilizzando un agente demolitore non esplosivo, opportunamente inserito in perfori eseguiti manualmente con fioretto”.