La politica trapanese è in fermento per l’arrivo della vice ministra Teresa Bellanova, titolare della delega ai trasporti e alle infrastrutture. Sabato mattina incontrerà i 24 sindaci della provincia che le consegneranno il progetto riguardante la realizzazione della metropolitana di superficie, che dovrebbe consentire collegamenti finalmente adeguati tra i principali centri del territorio. Un’opera che caratterizza i programmi politici e i “libri dei sogni” delle varie campagne elettorali che si sono tenute almeno negli ultimi 20 anni in Sicilia Occidentale e che, qualora fosse effettivamente realizzata, consentirebbe di sopperire all’atavica arretratezza che questa Sicilia d’Occidente sconta per quanto riguarda i collegamenti pubblici. Personalmente, ogni volta che arriva un rappresentante del governo dalle nostre parti, sogno che qualcuno lo prenda per mano e lo costringa benevolmente a fare una piccola, ma importante, esperienza sul campo. Perchè ci sono situazioni a cui si può credere solo se le si vive in prima persona. Arrivata all’aeroporto di Birgi, qualcuno dovrà spiegare alla vice ministra che non potrà prendere un treno per recarsi a Trapani o a Marsala. Tutto sommato, un problema secondario rispetto agli altri, tenuto conto che in Sicilia solo Palermo e (da poche settimane) Catania possono vantare questo tipo di collegamento tra aerostazione e città. Verosimilmente, potrebbe spostarsi in macchina per scoprire, magari, che si può restare anche più di venti minuti ad attendere dietro a un passaggio a livello, come accade quasi ogni giorno ai cittadini del territorio, nonostante gli appelli e le interlocuzioni da anni in atto con le Ferrovie dello Stato. Dopo di che, sarebbe utile convincere la vice ministra a spostarsi, sempre a bordo di un treno, da Marsala a Palermo in modo che possa constatare personalmente il tragitto lungo e tortuoso che conduce fino al capoluogo in poco più di quattro ore. Se poi, incuriosita, volesse ulteriormente approfondire l’argomento, potrebbe tentare di arrivare in Sicilia Orientale per scoprire che il tratto da Gela a Catania (100 km) si attraversa in cinque ore di treno. La provocazione è dovuta, di fronte a una lunga tradizione di rappresentanti istituzionali arrivati negli ultimi decenni in Sicilia: accolti in pompa magna, tra una degustazione e un aperitivo rinforzato, hanno accolto cordialmente le proposte e le segnalazioni della politica locale, per poi ripartire verso la Capitale con una carpetta nuova e un omaggio istituzionale da riporre sopra qualche scaffale. Da inguaribile ottimista, mi piace pensare che stavolta andrà diversamente e che la vice ministra Bellanova possa davvero prendere a cuore le sorti di questa provincia per promuovere l’inserimento della metropolitana di superficie tra le opere da finanziare con il Recovery Plan, in modo da favorire la mobilità interprovinciale a beneficio di residenti e turisti. Sarebbe un intervento importante, specie in considerazione della ripartenza dell’aeroporto di Birgi, che con la nuova gestione di Salvatore Ombra sembra poter uscire dalla crisi profonda vissuta negli ultimi anni. Se poi si volesse osare ulteriormente, si potrebbe anche provare a capire se ci sono le condizioni per riaprire con la vice ministra il discorso sul Porto di Marsala, tante volte interrotto e ripartito da capo in un infinito ping pong tra Comune e Regione, più simile a un percorso del Gioco dell’Oca che a un’interlocuzione istituzionale…
Iniziative