L’essere liberi è l’obiettivo che ognuno si pone nell’ arco della propria vita. La libertà è quel modo di vivere la vita a tuo piacimento, il modo di esprimerti in base ai tuoi gusti, il modo di sentirti leggero e libero, appunto, di respirare e vivere appieno. La libertà è quel diritto che mai dovrebbe venire a mancare all’essere umano, perché, una volta trovata, egli vivrà di questo e grazie a questo. A causa dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, a causa del COVID-19 che sta riempiendo ormai e purtroppo i nostri giorni, codesta libertà ci viene privata sempre più. Abbiamo già vissuto dei mesi, esattamente da marzo 2020 a maggio 2020, durante i quali, salvo problematiche ed emergenze giustificate, siamo stati chiamati a rimanere in casa senza poter entrare in contatto con nessuno, senza socializzare, se non con i mezzi di comunicazione odierni che ci hanno aiutato a conversare e non perderci di vista. Mesi alquanto complicati per tutti: chiunque, a qualsiasi età, si è ritrovato in un vortice che pian piano lo ha trascinato sempre più nel distacco sociale. Persino gli adulti sono stati condizionati da queste restrizioni che hanno certamente limitato i loro stili di vita, sia nell’ambito comunitario che soprattutto nell’ambito lavorativo, quest’ultimo lesionato notevolmente. Per quanto riguarda la maggior parte dei giovani, l’intera situazione è stata vissuta come cosa estremamente negativa; essi hanno sviluppato una forma di emozione ostile nei confronti della società, sentendosi privati di quella libertà, estremamente importante per loro, grazie alla quale poter ottenere quello di cui sentono sempre bisogno: la possibilità di avere, di apprendere e possedere quel “qualcosa in più” e il poter interagire con l’altro essere umano, conoscere gente nuova, insomma comunicare. Con l’emanazione quasi quotidiana di nuovi decreti che limitano sempre più le libertà, cittadini di varie città italiane hanno deciso di ribellarsi, scatenando proteste e rivolte assai pericolose, mandando un messaggio non positivo. Sembra lontana la possibilità di ritrovare la normalità che esisteva prima di tutto ciò, ma l’augurio costante è quello di riacquistare almeno ognuno un po’ della propria serenità.
Gaia Mattarella e Noemi Fiorino
studentesse del Liceo Pascasino di Marsala