Com’era prevedibile, l’apprezzamento della segretaria comunale del Pd Rosalba Mezzapelle nei confronti del trasferimento dell’Itet (ex Itc) “Garibaldi” nei locali dell’ex Palazzo di Giustizia di Marsala ha scatenato la reazione negativa di una parte del partito. Ventitré tesserati, tra i più vicini all’amministrazione Di Girolamo, hanno infatti sottoscritto una nota che esprime “stupore e sconcerto” rispetto alla presa di posizione della Mezzapelle.
“La segretaria – scrivono i firmatari della nota – utilizza il plurale NOI senza tuttavia specificare a chi faccia riferimento, considerato che i sottoscritti non sono stati né consultati né informati della volontà di approfondire questa tematica in modo collegiale come sarebbe stato opportuno fare. Ci chiediamo e le chiediamo, dato il silenzio seguito a numerosi solleciti e chiarimenti, di esporre pubblicamente le sue ragioni. La segretaria immaginiamo abbia acquisito nuove perizie che certificano l’odierna adeguatezza dei locali e l’esigenza di esprimersi con una tale solerzia e puntualità sulla questione. Sarebbe stato doveroso coinvolgere tutto il direttivo e metterlo a conoscenza, al fine di informare tutti dei nuovi documenti acquisiti e delle analisi fatte”.
I firmatari nella nota accusano inoltre la segretaria (peraltro tra gli assessori designati della giunta Di Girolamo nell’ultima campagna elettorale) di “colpevole silenzio” nei confronti delle “numerose iniziative discutibili intraprese dall’amministrazione Grillo” – “le procedure di concorso annullate, le varie nomine di esperti, l’immobilismo imbarazzante dell’attuale governo cittadino sull’emergenza sanitaria e per ultimo, ma non per importanza, la nomina antistorica di una giunta quasi tutta al maschile” -. “Questi argomenti – si legge ancora nella nota dei 23 – sarebbero stati degni di nota e avrebbero potuto individuare chiaramente la linea politica del Partito Democratico di Marsala, che si presuppone debba collocarsi all’opposizione, come una sana e doverosa dialettica democratica impone. Rileviamo che invece l’unica presa di posizione della Segretaria Rosalba Mezzapelle è stata quella di avallare una scelta promossa anche dall’amministrazione in carica che, tra l’altro, contraddice gli orientamenti dalla precedente, supportati da relazioni tecniche che certamente la segretaria conosceva, considerato che lei stessa l’ha sostenuta nell’ultima campagna elettorale come assessora designata, in caso di vittoria da parte del candidato di centro sinistra”.
La chiusura, suona come una rottura difficilmente recuperabile nel rapporto fiduciario con la Mezzapelle: “Se una Segretaria di circolo, che non ha ancora provveduto a nominare la segreteria, non è in grado di adempiere ai compiti che le sono stati affidati dall’assemblea che l’ha acclamata, assumendo decisioni senza consultare chi l’ha investita di quel mandato, dovrebbe avere l’umiltà di riconoscerlo e fare un passo di lato. Ovvero, ci aspettiamo che, chi ritiene di condurre una comunità politica verso una identità culturale che non le appartiene, abbia l’onestà intellettuale di rimettere il proprio mandato alla stessa comunità che l’ha voluta in quel ruolo. Con i nostri migliori auguri”.
Il documento è firmato dal consigliere comunale di Marsala Europea Rino Passalacqua, dagli ex assessori Agostino Licari, Salvatore Accardi e Clara Ruggieri, dagli ex consiglieri Luana Alagna, Calogero Ferreri e Linda Licari e da altri dirigenti del direttivo e tesserati del circolo marsalese del Pd: Fabrizio Alloro, Nina Pantaleo, Matilde Sciarrino, Francesco Tranchida, Antonino Biondo, Angelo Rallo, Massimo De Vita, Matteo Pulizzi, Marco Parrinello, Antonino Angi, Lucia Pellegrino, Antonino Paladino, Laura Tumbarello, Giancarlo De Vita, Rosalba Ruggieri, Gaspare Giacalone.