L’imprenditrice marsalese Josè Rallo nominata nel cda dell’Ice

redazione

L’imprenditrice marsalese Josè Rallo nominata nel cda dell’Ice

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giovedì 08 Ottobre 2020 - 10:47

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli Affari Esteri, ha nominato l’imprenditrice marsalese del vino Josè Rallo nel consiglio di amministrazione dell’Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.

José Rallo, 56 anni, rappresenta la quinta generazione di una famiglia siciliana con 160 anni di esperienza nel vino di qualità.

Laureata in Economia e Commercio con il massimo dei voti presso la Scuola Superiore S. Anna di Pisa, José Rallo, ha maturato un’esperienza professionale in società internazionali di consulenza manageriale.
Rientrata in Sicilia nei primi anni ’90, è entrata a Donnafugata, l’azienda vitivinicola di famiglia fondata dai genitori Giacomo e Gabriella, occupandosi del marketing, della comunicazione e del controllo di gestione. Prima donna membro del CdA del Banco di Sicilia su nomina di Unicredit e Presidente del Comitato Territoriale Sicilia, si è impegnata sui temi dell’internazionalizzazione, dell’innovazione, e della valorizzazione dei territori.

E’ membro dell’Associazione Donne del Vino, consigliere di Assovini Sicilia, l’associazione delle principali aziende del vino di qualità; nella sua carriera ha ricevuto diversi importanti riconoscimenti tra i quali quello di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana nel 2009. “L’Italia deve guardare con fiducia al commercio estero e puntare a giocare un ruolo di primo piano anche in questa fase così complessa e delicata della pandemia e delle relazioni commerciali a livello internazionale – ha commentato Josè Rallo, alla notizia della nomina all’Ice -. Il Paese deve fare squadra per dare nuovi strumenti ed occasioni di sviluppo alla internazionalizzazione del nostro tessuto produttivo. Il nostro Made in Italy è fatto di saperi e territori che danno vita a produzioni di qualità, uniche e sostenibili come quelle dell’agricoltura e della filiera agroalimentare da cui provengo”.
   

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