Scrive Diego Maggio: “Notte di Ferragosto tra illusioni e tradizioni”

redazione

Scrive Diego Maggio: “Notte di Ferragosto tra illusioni e tradizioni”

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sabato 15 Agosto 2020 - 09:02

Non fa più paura il Covid ora che va celebrata la festa delle vacanze. Conta il ritrovarsi fra coetanei, valgono le rimpatriate e i porta-teco, dormire nella canadese in spiaggia, schitarrare con la musica dei Settanta, rifarsi dai mesi di isolamento nelle mansarde transalpine, dimenticare la crudezza della lontananza.
Domani, tutto questo sarà finito.
Superato il culmine delle ferie, doppiata la boa di mezzo mese, bisognerà metter mano ai trolleys e stampare i check-in, riporre i bermuda e scegliere i maglioni per i piovosi autunni di altrove.
Farà ancora caldo, qui. Ma cominceranno a svuotarsi le spiagge e i pub da aperitivo, si sfoltiranno le code al lungomare, diraderanno le grigliate e le parmigiane di melanzane, spunteranno i lucciconi a noi genitori che qui rimaniamo.
Tornerete insomma, cari ragazzi, lì dove vi ha portato il lavoro, dove vi siete fatto un giro di nuove amicizie, dove i ritmi vi verranno dettati dalla carriera a discapito degli affetti originari.
Toccherà a quanti qui resteremo alimentare in voi l’orgoglio di essere nati in questa città bellissima e finora sgovernata. Dovremo noi impegnarci a farvela trovare più pulita, più civile e più solidale, quando qui rimetterete piede. Da ora alle festività natalizie, infatti, ci sono di mezzo le elezioni amministrative.
Non è da escludere che finalmente troveremo il coraggio di cambiare le sorti di questa che Cicerone definì “splendidissima urbs”. L’aggettivo “ventosa” non lo scrisse quel famoso oratore che qui venne da Questore dell’Impero Romano, ma me lo sono inventato io e ha fatto molto comodo agli sportivi del kitesurf.
Ecco, dovremo fare in modo di far soffiare un maestrale impetuoso che spazzi via i rimasugli di una subcultura del “vasavasa” e dell’accomodamento. E innescheremo un salto di qualità superando questo quieto vivere nella mediocritas.
Vorremmo che tornaste presto e per sempre: per insegnarci a parlare il linguaggio del blockchain e del’intelligenza artificiale.
Intanto, provvederemo a togliere per sempre erbacce e rifiuti dalle strade.

Diego Maggio

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