Falso e turbata libertà del procedimento. Queste le ipotesi di reato per cui risulta indagato il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida. L’inchiesta della Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura di Trapani, rappresenta il secondo troncone di quella che ha portato all’arresto del collega egadino Giuseppe Pagoto. A Tranchida è stato notificato dalla Procura un avviso di conclusione delle indagini, che viene solitamente considerato l’anticamera di un rinvio a giudizio. Le fattispecie contestate a Tranchida riguardano il processo di stabilizzazione di alcuni precari quand’era sindaco di Erice. Alcuni aspetti dell’inchiesta toccano però anche episodi avvenuti in seguito alla sua elezione alla guida dell’amministrazione comunale di Trapani.

In questo secondo troncone dell’inchiesta “Aegades” risultano coinvolti, oltre a Tranchida, anche i funzionari pubblici Vincenzo Barone, Leonardo Di Benedetto, Patrizia Salerno, Alfonso Spataro, Gianfranco Genovese, il comandante della Polizia Municipale Filippo Oliveri. A tutti i nove nuovi indagati si contestano in generale i reati di falso ideologica e turbata libertà del procedimento.

In questa calda estate giudiziaria, Tranchida è il quinto sindaco coinvolto in attività di indagine, dopo quelli di Favignana, Paceco, Erice, Castellammare del Golfo.