Dopo i fatti nuovi degli ultimi giorni, la giornata di ieri è trascorsa senza particolari novità. Gran parte delle attenzioni, a questo punto, sono concentrate sulle scelte di Giulia Adamo. L’ex presidente della Provincia ha accolto con grande delusione l’esito del processo per le cosiddette “spese pazze” all’Ars, in cui è stata condannata a 3 anni e 6 mesi per peculato continuato. La Adamo ha preferito evitare dichiarazioni ufficiali, mentre l’ex assessore Benny Musillami ha scritto un post, definendo la citata sentenza “profondamente ingiusta” e dicendosi “assolutamente certo della sua buona fede e dell’impegno che [la Adamo] ha profuso per decenni per la comunità”.
“Mi sento di doverla ringraziare a nome mio e di tutti quelli che hanno creduto e credono in lei o che hanno avuto la fortuna di lavorarci insieme. Mi auguro che continuerà, nella maniera che ritiene più opportuna, a spendersi per il nostro territorio e che non ci privi del suo valore e delle sue idee”. A questo punto per la Adamo si profilano scenari diversi: il più probabile porterebbe a una rinuncia con la possibilità di sostenere uno dei candidati in campo o di sceglierne uno tra coloro che avevano contribuito alla stesura del manifesto programmatico “Marsala deve rinascere”. Qualora la delusione prendesse il sopravvento, convincendola ad abbandonare il campo, si aprirebbero nuovo spazi d’azione per ulteriori candidature. Proprio in queste ore alcuni osservatori sono tornati a seguire con interesse le mosse dell’ex sindaco Renzo Carini, che però ha dichiarato più volte di non voler essere della partita. Ma c’è da capire anche cosa farà la Lega, rimasta fuori dalla coalizione di Massimo Grillo: alcuni esponenti del partito di Matteo Salvini sperano che maturino le condizioni per poter confluire nell’alleanza guidata dall’ex parlamentare, altri vorrebbero puntare su un candidato interno, convinti dell’appeal della bandiera del Carroccio anche in occasione di elezioni amministrative. Tutto ciò, nonostante il partito abbia perso per strada diversi esponenti che avevano palesato nei mesi scorsi la propria adesione alla Lega (Mauro Plescia, Michele De Bonis, Letizia Occhipinti).
Scommette sul simbolo di partito anche Aldo Rodriquez, candidato con il M5S: nonostante la defezione di Piera Aiello (che comunque ha smentito di voler sostenere Sebastiano Grasso, candidato con il Movimento Popolare Arcobaleno), potrà contare sul supporto di altri due parlamentari pentastellati, il deputato alcamese Antonio Lombardo e il senatore trapanese Vincenzo Maurizio Santangelo. Tanti interrogativi anche nell’area progressista: l’annuncio di Alberto Di Girolamo ha, quantomeno, fatto chiarezza sulla reale intenzione di ricandidarsi da parte del sindaco in carica. Tuttavia, una parte del Pd, Città Futura e Attiva Marsala continuano ad essere convinti della necessità di un nuovo progetto, guidato da Andreana Patti, che a questo punto dovrà dire se intende confermare la propria disponibilità a candidarsi a sindaco, a prescindere dal ritorno in campo del primo cittadino in carica.
Pur proseguendo la sua campagna elettorale da candidato sindaco, Mario Figlioli (Vento Nuovo) ha inviato un messaggio nel segno del fair play a Di Girolamo: “Carissimo Alberto, sono molto contento della tua decisione, sono certo che sarà una leale e costruttiva competizione. Io ed il mio gruppo daremo il massimo affinché si creino le condizioni per portare il territorio ai livelli di competenza e ricchezza che merita”. Di diverso tenore il post pubblicato da Massimo Grillo, che non ha gradito qualche passaggio della conferenza stampa del primo cittadino: “Sono sinceramente dispiaciuto per i toni utilizzati da Alberto Di Girolamo nelle sue prime uscite da candidato sindaco. Se il buongiorno si vede dal mattino, dovrò rassegnarmi all’idea che mi attende una campagna elettorale fatta di insulti e parole poco lusinghiere nei confronti della mia coalizione, della mia persona e della mia storia umana. Di certo non posso costringere nessuno a tenere un comportamento rispettoso e ad usare un linguaggio consono ad una competizione elettorale civile. Ma una cosa posso farla, posso prendere un impegno con la città. Mi impegno a non rispondere a tono, a non scendere sul personale, a non alimentare odio e rancore ed a parlare esclusivamente dei problemi di Marsala e di cosa intendo fare per risolverli”.