Il tribunale di Trapani aveva autorizzato la sua scarcerazione per motivi di salute e per il rischio di contagio da Covid-19. Ma Vito D’Angelo (72 anni) dovrà tornare in carcere. E’ durata pochi giorni la sua permanenza ai domiciliari in quanto, appena tornato a casa, il capomafia di Favignana è stato trovato, durante un controllo, in compagnia di persone non autorizzate dai giudici a frequentarlo. Una violazione che ha convinto il procuratore aggiunto di Palermo Paolo Guido e il pm Gianluca de Leo a chiedere al tribunale l’aggravamento della misura cautelare precedentemente disposta.
Originario dell’agrigentino, D’Angelo era stato arrestato nell’ambito dell’operazione Scrigno, il 5 marzo del 2019. Dalle indagini era emerso il suo ruolo di figura apicale dell’organizzazione malavitosa a Favignana. Dopo alcuni mesi di detenzione presso il carcere Pagliarelli di Palermo, l’uomo era stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari poiché le sue precarie condizioni di salute, erano ritenute incompatibili con il regime carcerario. Tuttavia, dai controlli effettuati dai militari dell’Arma, è stato rilevato che D’Angelo aveva ripetutamente violato le prescrizioni relative ai divieti di comunicazioni con persone non autorizzate, incontrando più volte soggetti che, a loro volta, avevano già avuto un rilevante ruolo nella pregressa attività investigativa, interfacciandosi con i co-indagati Francesco Virga e Francesco Peralta. Di conseguenza, il 10 ottobre D’Angelo era tornato in carcere, in quanto l’attività svolta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Trapani, aveva messo in luce “l’assoluta necessità della detenzione in carcere al fine di interrompere i numerosi contatti che avevano portato il D’Angelo ad essere un vero e proprio punto di riferimento della criminalità organizzata trapanese”. Il Covid ha cambiato nuovamente le carte in tavola, almeno per alcuni giorni. Adesso D’Angelo, che dovrà comunque essere processato per i reati che gli vengono attribuiti, è nuovamente in cella.
Sulla scarcerazione del presunto capomafia di Favignana era intervenuto l’altro ieri il locale presidio di Libera:
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