Dalla Colombia l’appello del marsalese Paolo De Marco all’Italia: “Riportatemi a casa”. Attivata una raccolta fondi

redazione

Dalla Colombia l’appello del marsalese Paolo De Marco all’Italia: “Riportatemi a casa”. Attivata una raccolta fondi

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venerdì 17 Aprile 2020 - 19:49

Ha destato attenzione e preoccupazione presso l’opinione pubblica locale la storia del 27enne marsalese Paolo De Marco, bloccato in Colombia a causa del Coronavirus assieme ad altri connazionali. Sarebbe dovuto tornare in Italia lo scorso 4 aprile, ma a causa del fallimento della Air Italy su cui si sarebbe dovuto imbarcare per il volo Miami – Palermo, perdendo il biglietto che non gli verrà rimborsato. Nei giorni scorsi ha raggiunto Bogotà, dopo due ore di viaggio su un furgoncino con la speranza di riuscire a salire su un volo umanitario messo a disposizione dal governo belga, per poi scoprire – giunto all’aeroporto della capitale colombiana, che sull’aereo non c’erano più posti. Allo stato attuale, dunque, Paolo si trova ancora in Colombia, con pochi soldi e una situazione precaria. Nella giornata di ieri, il giovane marsalese ha lanciato un appello tramite facebook allo Stato italiano, affinchè aiuti tutti gli italiani rimasti in Colombia, in condizioni spesso pericolose per la propria vita, a tornare a casa. Nel frattempo, un altro giovane marsalese, Enrico Alagna, ha attivato una raccolta fondi. “Nell’attesa che l’Ambasciata Italiana a Bogotà e che le forze istituzionali si attivino per rimpatriare i nostri connazionali, questi si devono pur sostentare.

E’ questo lo scopo della raccolta fondi, aiutare Paolo a pagare un ostello e a procurarsi del cibo e, soprattutto, permettergli di acquistare un eventuale biglietto aereo. In atto Paolo sta esaurendo le proprie risorse economiche. Conosco Paolo personalmente, è un ragazzo lodevole che si è sempre prodigato per gli altri. Adesso è lui che ha bisogno di noi. Aiutatemi a far pervenire la cifra alla famiglia, saranno loro a caricare poi il conto corrente di Paolo. Ho sentito Paolo poco fa tramite una videochiamata, sta bene, è riuscito a riposare qualche ora e a procurarsi del cibo. E’ molto stanco però ed emotivamente provato. Ringrazia tutti coloro i quali gli hanno rivolto un pensiero, ha anche avanzato un ringraziamento per tutti coloro i quali verseranno un contributo economico che lo aiuterà, ringrazia anche le istituzioni che stanno lavorando per lui”.

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Un commento

  1. Questo ragazzo è in Colombia per turismo o per lavoro?

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