Amazon decide
di fare un passo indietro per salvaguardare i propri lavoratori e i
propri utenti. Il colosso di e-commerce ha, infatti, deciso di
concentrare, durante tutta l’emergenza, la propria attività solo sui
prodotti di massima necessità.
Sulla home del sito si
legge: “Stiamo
dando la priorità ai prodotti più richiesti e alcuni articoli
potrebbero essere temporaneamente non disponibili. Apprezziamo la tua
comprensione in questo momento in cui diamo priorità ai prodotti di
cui i clienti hanno più bisogno. Tutti gli ordini già confermati
verranno consegnati regolarmente.”.
Come
era prevedibile, c’è stato un boom degli acquisti online, non
potendo e non volendo uscire di casa, cosa che ha obbligato il
colosso di Seattle a rivedere l’organizzazione delle spedizioni a
salvaguardia dei dipendenti e per evitare che gli utenti possano
ritrovarsi con grossi ritardi in riferimento a prodotti di primaria
importanza. In Italia e in Francia la decisione è già operativa, ma
a breve potrebbe essere estesa anche ad altri mercati.
I prodotti
non essenziali, nonostante la nuova organizzazione, si possono
acquistare (vestiti o strumenti tecnologici per esempio), ma
bisognerà affidarsi a venditori esterni, che utilizzano Amazon per
vendere i propri prodotti. Questo significa che bisognerà prestare
grande attenzione a quelli più affidabili, alle recensioni e ai
tempi di consegna.
Tutto
si ridimensiona e cambia volto al tempo del coronavirus.
Persino
Amazon,
duque, smetterà di accettare ordini su beni considerati non di prima
necessità.
Sarà così sicuramente fino alla fine dell’emergenza
Coronavirus, ma non è possibile attualmente fare previsioni.