Caso sospetto di coronavirus a Pistoia. Una turista cinese di 53 anni, originaria della provincia dell’Hubei, è ricoverata da ieri all’ospedale San Jacopo di Pistoia. È quanto ha fatto sapere, con una nota, l’Asl Toscana Centro. La donna, che viaggiava con una comitiva di una ventina di turisti cinesi a bordo di un pullman diretto a Lucca, è svenuta e accusava una sintomatologia simile all’influenza con lieve rialzo febbrile. La paziente si trova ricoverata nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Pistoia: sono in corso gli accertamenti e le terapie ed in questo momento è in corso anche l’indagine epidemiologica per capire se la donna, nei 14 giorni precedenti l’insorgenza della sintomatologia, era già presente in Italia: in caso affermativo i sanitari procederanno ad effettuare gli esami indicati dal Ministero inviando i campioni biologici all’Istituto Superiore di Santità.
La corsa al vaccino contro il coronavirus procede a velocità record. Nelle ultime 24 ore il numero di casi è salito a oltre 2700, tanto che l’intera comunità scientifica si sta muovendo a velocità record per riuscire a trovare nuovi vaccini contro il virus cinese (2019-nCoV).
Il 23 gennaio scorso l’organizzazione no-profit Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (Cepi) ha annunciato di sovvenzionare tre aziende con una somma totale di 12,5 milioni dollari americani per sviluppare, con le tecnologie più moderne come quelle basate sull’rna, vaccini contro il coronavirus.
Per esempio nei laboratori dell’Istituto nazionale americano per le allergie e le malattie infettive (Niaid), Barney Graham, vicedirettore del Vaccine Research Center, ha iniziato ad analizzare la sequenza discutendone poco dopo con i ricercatori di Moderna, una società a Cambridge, nel Massachusetts, che produce vaccini.
Tra le aziende che partecipano alla corsa al vaccino e supportate da Cepi, c’è anche Inovio, una società americana che produce vaccini. Per il nuovo vaccino i ricercatori di Inovio stanno lavorando alla sintesi del dna utilizzando materiale biologico di campioni del virus provenienti dalla città di Wuhan. Sia Moderna che Inovio hanno affermato di poter riuscire a produrre un vaccino tra un mese circa e cominciare, quindi, i test sugli animali.
La terza candidata per lo sviluppo di un vaccino contro il coronavirus e finanziata sempre da Cepi è l’università del Queensland, in Australia. I ricercatori, in questo caso, stanno sviluppando un vaccino che si basa sull’ingegnerizzazione delle proteine virali.