Dalle pagine del nostro giornale online in questi giorni si parla delle cose che sono successe nel decennio appena trascorso, cercando di abbracciare diversi temi. Adesso è arrivato il momento di dedicarci, con un pizzico di ironia, alle cose che non sono successe.
1. I Maya avevano torto: il mondo non è finito
Natura imprecisata, dimensioni planetarie ma non si sapeva di cosa. La fine del mondo doveva essere il 21 dicembre del 2012 o quantomeno qualcosa doveva radicalmente cambiare. La data profetizzata è quella della fine del terzo ciclo del calendario Maya. Assodato che l’unico ad avere il ciclo fosse solo chi ha profetizzato la fine del mondo, non è successo niente, però adesso abbiamo i terrapiattisti. Che fortuna!
2. Trump non ha imparato le buone maniere
Come può un buzzurro diventare Presidente degli Stati Uniti? E invece è successo. Direttamente da una profezia dei Simpson (loro almeno ci hanno azzeccato!), Donald Trump conquista l’America, cavalca l’onda del populismo e fa una gaffe dopo l’altra. Qualcuno lo accosta al periodo d’oro di Berlusconi, ma secondo noi è altra cosa. Ci arriveremo più avanti.
3. Non abbiamo vinto il mondiale di calcio. Una disav-Ventura
Da campioni nel decennio precedente a “livello Mozambico” c’è voluto poco. Probabilmente è stato il decennio con il peggior calcio italiano dell’ultimo secolo. In 3 mondiali nei primi 2 siamo stati eliminati al primo turno e nell’ultimo non abbiamo fatto neanche il biglietto. Quest’ultimo insuccesso ha un nome e un cognome. Si chiama Gian Piero Ventura. Allenatore proveniente dal Torino dove fu record…8 sconfitte su 9 derby contro la cugina Juventus. Ma in Italia tipi come lui vanno premiati…ed eccolo in panchina in nazionale. L’ultima volta che non ci qualificammo per il mondiale era il 1958…e quindi altro record! C’è da dire che ormai i protagonisti del nostro calcio sono gli stranieri…giocassero a casa loro!
4. Non hanno tolto le accise sulla benzina
La benzina la pagheremmo quanto la pagano gli altri paesi se non ci fossero le accise, che non sono altro che delle imposte per fronteggiare delle emergenze dello Stato. Per esempio noi paghiamo 14 lire (in euro sembra poco ma non lo è) per il finanziamento della crisi di Suez (che è stata una guerra del 1956 per l’occupazione del canale omonimo, da parte di Francia, Regno Unito e Israele a cui si oppose l’Egitto). Ma paghiamo anche 10 lire per la ricostruzione di Firenze dopo l’alluvione (1966), del Belice e dell’Irpinia dopo i terremoti del 1968 e del 1980. Finanziamo anche l’acquisto di autobus ecologici nel 2005 e il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri nel 2004, a cui sicuramente va il nostro caloroso saluto insieme a Renzi, pentastars e Salvini che negli anni hanno dichiarato di voler eliminare le accise. Complimenti a tutti!
5. Despacito non ha avuto successo
In italia è esploso il reggaeton, un mix di suoni latino americani. Il culmine, l’apoteosi, la catastrofe l’abbiamo registrata con la hit di Luis Fonsi e Daddy Yankee, Despacito. La conoscono tutti, dagli appassionati del genere ai fini intellettuali, agli odiatori seriali e penso che tutti, per un motivo o per un altro, adesso la odino. Nel frattempo è uno dei singoli più venduti della storia e su youtube il video ufficiale arriva al record assoluto di oltre 6 miliardi di visualizzazioni. Despacito ha cambiato il mondo.
- Pippo Baudo non ha presentato Sanremo
Non l’avrà presa bene il Pippone nazionale che la conduzione sia stata affidata anche ai cantanti. Da uno come Morandi se lo poteva aspettare, ma con Baglioni sarà stato colto impreparato. Resta il fatto che quello appena trascorso è il primo decennio senza un “suo” festival. Vogliamo ricordarlo così, come un eroe…
- Berlusconi non è diventato Presidente della Repubblica
Ci ha provato in tutti i modi il buon Silvio, ma niente da fare. Non è riuscito a diventare imperatore, la giustizia è stata più veloce di lui. La verità è che ci mancano le sue gaffe e le sue barzellette ai migliori vertici internazionali. Basti pensare a quando disse che Obama è “un po’ abbronzato” oppure quando diede della “culona” alla Merkel o di quando le fece cenno di aspettare perchè impegnato al cellulare. Menomale che sul tubo troviamo dei video che riassumono tutto.
https://www.youtube.com/watch?v=QHp_xq-jC1c8. Schettino non è affogato, galleggia
La vicenda legata all’ex comandante della Concordia la ricordiamo tutti. Così come ricordiamo che Schettino è anche diventato scrittore. Ha pubblicato il libro dal titolo “le verità sommerse”. Un titolo da brividi per un personaggio dalla caratura imbarazzante. Fra un decina d’anni magari ci ritroveremo a raccontare che è diventato ministro. Il paese ci riserva sempre grandi sorprese.
9. Ponte sullo stretto
Anche per questo decennio non se ne fa niente. Se ne parla dal 1969, c’è chi ipotizza anche secoli prima. Non si sa se sia stato inventato prima il telefono o a qualcuno sia venuta l’idea “pazzesca” del ponte sullo stretto. L’ultimo politico che incisivamente se ne accreditò la volontà fu Matteo Renzi, ma menomale che alcune idee passano come i politici.
10. La musica non è cambiata
Chissà per quanto tempo dobbiamo ringraziare i talent. Grazie a loro, X-Factor, Amici e The Voice abbiamo dei mostri musicali che citarli sembra imbarazzante. Ma il fondo penso che l’abbiamo toccato con la trap. Pseudo cantanti, spesso stonati che diventano intonati con l’auto-tune. Cos’è l’auto-tune? E’ un marchingegno con dentro un software che appunto ti “intona” la voce. I veri cantanti me li ricordavo diversi.
Bonus track: non sono mai iniziati i lavori del porto di Marsala
Un’opera faraonica, per il turismo di lusso e non solo. La vera svolta di un territorio. Di chi sia la colpa del mancato inizio dei lavori non è dato saperlo, ci sono solo delle teorie molto approssimative che hanno generato una matassa…e come si dice in un film di Ficarra e Picone “Perdiamo anni a cercare di sbrogliare le matasse e a nessuno viene in mente la cosa più semplice: tagliare i fili, buttare via la matassa…”.
[ Ninny Bornice ]