Nell’albo illustrato “Albert e Albero” di Jennie Desmond- Lapis Edizioni, un morbido orso si sveglia dal suo letargo e corre subito nel suo posto specialissimo, il suo Albero e il suo ramo preferito su cui stare con le zampe a penzoloni. Ma Albert trova il suo Albero diverso, sente uno strano rumore, Albero comincia a piangere rompendo quel silenzio caratteristico degli alberi.
Albert non può permettere che il suo amico sia triste e gli altri animali del bosco gli vengono in aiuto. Un coniglietto gli suggerisce di scavare delle buche intorno al tronco visto che con lui funziona benissimo quando è triste ma Albero non la smette di piangere. Arriva la renna che invece consiglia ad Albert di portare ad Albero della buona erba fresca, ma anche questo tentativo non ha successo. Tutti gli animali si allontanano da Albero, non ne possono più di sentirlo piangere, anche Albert è esasperato e gli urla di smetterla ma Albero piange ancora più forte.
A questo punto Albert pensa sia meglio usare un po’ di dolcezza, si arrampica su un ramo e abbraccia il tronco chiedendogli perché stesse piangendo. L’abbraccio è l’unica cosa che scioglie le paure e che permette ad Albert di capire cosa c’è che non va.
Il finale è esilarante: il pianto infatti non era di Albero ma di un piccolo ospite, un piccolo gufetto, che durante l’inverno aveva trovato casa nell’albero ed aveva paura di un grosso mostro peloso appena arrivato. Albert cerca il mostro peloso dappertutto ma non lo trova perché il mostro per il gufo è proprio lui. Superata l’incomprensione e la sorpresa i due diventano amici e condividono il loro albero preferito.
Le illustrazioni rendono molto espressive le reazioni dei protagonisti e sanno addolcire il racconto della storia. Un albo che invita a cambiare prospettiva e ad entrare in empatia con i sentimenti degli altri.

Consigliato a bambini dai 3 anni in su.

recensioni a cura della Libreria per bambini Albero delle Storie