Domenica sera Carola Rackete è stata ospitata ed è capitato per la prima volta in uno studio televisivo in Italia, da Fabio Fazio a “Che tempo che fa” su Rai2. Con lei in studio c’erano anche Giorgia Linardi, portavoce di Sea-Watch Italia, e Muhamad Diaoune, giovane senegalese e calciatore della Sant’Ambroeus F.C. di Milano, squadra di calcio composta da richiedenti asilo e rifugiati.
Per chi lo avesse dimenticato (spesso la cronaca passa d’attualità…) si tratta della giovane capitana della Sea-Watch 3, che nel giugno scorso era stata arrestata per aver fatto attraccare la sua nave nel porto di Lampedusa senza avere l’autorizzazione. Prima un parentesi: l’attivista dei diritti umani ha presentato il suo libro “Il mondo che vogliamo. Appello all’ultima generazione”, che ha scritto con Anne Weiss e i cui proventi saranno devoluti all’Associazione Borderline Europe, che si batte per i diritti dei profughi e si oppone alla criminalizzazione di coloro che li aiutano.
Bene, ma da Fazio ormai si va soltanto se si ha un libro in uscita, un film in sala oppure una trasmissione televisiva che sta per “partire”? Se è così noi ce ne faremo una ragione, non essendo scrittori né attori né tanto meno pronti per un esordio televisivo. Come era prevedibile la partecipazione alla trasmissione di Rai 2 ha scatenato la dura reazione di alcune parti politiche, in particolare del leader leghista Matteo Salvini: “Solo in Italia una come Carola Rackete può essere invitata da Fazio a Che tempo che fa” e poi rincarando la dose: “non in tv ma in galera dovrebbe essere una persona del genere“, ha detto durante un incontro con i cittadini a Perugia trasmesso in diretta Facebook.
Poi la politica che evidentemente la domenica non ha nulla di meglio da fare, si è divisa. Il consigliere Rai della Lega Giampaolo Rossi, evidentemente per non dispiacere al suo principale: “Fabio Fazio sembra avere un’attitudine particolare ad intervistare personaggi sotto inchiesta da parte della magistratura italiana. Prima di Carola Rackete, ha fatto la stessa operazione con il sindaco di Riace Mimmo Lucano”. Di parere opposto il senatore Francesco Verducci (PD) componente della commissione di Vigilanza Rai: “Rackete è una personalità di cui tutto il mondo parla, ha salvato vite umane in pericolo, è stata invitata a parlare anche al Parlamento europeo”. Ora noi e chi si segue su queste note lo sa, sull’argomento migranti abbiamo una linea personale molto chiara: dovremmo sempre e comunque accoglierli tutti. Poi la politica provvederà a sistemarli, in Italia o altrove, ma intanto si deve assolutamente evitare che muoiano fra le onde.
Su Rackete abbiamo sempre sostenuto che ha fatto bene a salvare donne, bambini e uomini. Se ha commesso errori o peggio ancora se ha violato la legge lo deciderà la magistratura che in un Paese Democratico è lì per questo. E mi pare che dato che la capitana gira a piede libero, i giudici una certa idea se la siano fatta. Idea che deve farsi anche chi dalla politica tenta di sostituirsi ai magistrati ed emette sentenze.