Il lavoro irraggiungibile

Gaspare De Blasi

Marsala

Il lavoro irraggiungibile

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venerdì 22 Novembre 2019 - 07:36

Noi sappiamo che la legge di mercato è spesso spietata e non guarda in faccia nessuno. Per questo il libero mercato a noi talvolta piace poco. Ma questa è un altra storia.

Il racconto che vogliamo proporre in queste nostre note oltre ad essere spietato, è terribile. Che nei periodi di alta stagione (del resto si chiama così per questo) le compagnie aeree, gli alberghi e anche i ristoranti e quant’altro aumentino e di tanto, le loro tariffe quasi quasi ci può stare. Ma la vicenda di questi giorni oltre ad essere paradossale è davvero ingiusta. Nei giorni scorsi a Roma si è svolto il concorso pubblico per la prova relativa all’assunzione dei funzionari giudiziari. Si trattava di un test preselettivo a cui erano inscritti oltre 120 mila candidati per 2379 posti.

Come è facilmente intuibile parecchi erano giovani e non più tali, che provenivano dal sud Italia. Moltissimi dalla Sicilia. Ebbene come si legge in una nota pubblica di protesta, oltre 300 hanno protestato con le compagnie aeree perché per raggiungere la Capitale proprio in quel giorno era quasi impossibile. Non si trattava di periodo particolarmente ambito dai turisti che da Palermo volevano raggiungere Roma. La Capitale è bellissima, ma viene difficile pensare ad un esodo verso il Lazio alla metà di novembre tale da giustificare il lievitare dei prezzi. Non è Pasqua e neppure Natale. Ma la sorpresa dei partecipanti al concorso è stata grande: 600 euro per prendere il volo verso un posto di lavoro. Un sorta di tassa per partecipare alla ricerca di un lavoro.

Si dirà, ci sono altri mezzi. Giusto ma c’è anche una sorta di intervento pubblico che biasimi le compagnie magari facendo un nodo al fazzoletto per una prossima richiesta (perché queste società richiedono, eccome se richiedono…). Invece tutti tacciono esclusi naturalmente i diretti interessati. Allora nel nostro piccolo avanziamo noi una proposta: siamo in periodo di legge di bilancio, si inserisca la gratuità dei mezzi di trasporto a quanti in futuro si recheranno a sostenere un esame, un colloquio o un qualsivoglia incontro finalizzato all’acquisizione di un posto di lavoro.

E’ utopia? Forse, ma talvolta dalle utopie si precipita nella realtà (i candidati tocchino ferro e quant’altro perché il termine precipita per chi deve prendere un aereo è terribile, ma non ce ne viene in mente un altro).

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