Quasi ventimila presenze a Palermo per la sfida tra la capolista e il Licata. Match combattuto, terminato con la vittoria dei rosanero per 2 a 1.
Sono stati proprio gli ospiti ad andare in vantaggio al 20′ con un imperioso stacco aereo del marsalese Salvatore Maltese, difensore con il vizio del gol, che ha battuto Pelagotti su azione di calcio d’angolo. Una grande soddisfazione per il capitano del Licata, a segno in uno degli stadi più importanti del calcio italiano.
Nel giro di pochi minuti il Palermo ha però piazzato un micidiale uno-due con Felici e Santana, andando così al riposo in vantaggio. Molto combattuto anche il secondo tempo, con azioni d’attacco da una parte e dall’altra fino al triplice fischio finale, che ha sancito l’ottavo successo stagionale del Palermo in campionato.
Queste le dichiarazioni rilasciate nel post partita da Salvatore Maltese: “Ho fatto gol e sono andato verso i miei genitori mandando loro un bacio, poi sono andato dall’altra parte per festeggiare con i miei tifosi. Volevo scusarmi se i tifosi del Palermo hanno frainteso il mio gesto, non voleva essere provocatorio. Tutta queste gente che è venuta qui per seguirci è motivo d’orgoglio, infatti volevamo regalare una prestazione quantomeno positiva e sudare la maglia per loro, penso che ci siamo riusciti. Dopo il primo gol, per timore e per un calo fisico, ci siamo un po’ abbassati, il Palermo ha sfruttato gli episodi e noi siamo stati un po’ ingenui. Dopo il primo tempo, negli spogliatoi, ho detto ai miei compagni di tenere viva la partita perché può succedere di tutto, se Convitto avesse segnato avremmo pareggiato la partita e non avremmo rubato niente. Il Palermo è un’ottima squadra, ha grandi giocatori e sfruttano sempre gli errori degli avversari, hanno grande personalità e un grande pubblico. Se il Palermo rischia troppo? Forse sì, potevamo approfittare di qualche errore per ripartire, ma alla lunga penso che vinceranno il campionato”.
A margine della partita, va sottolineata il clima di estremo rispetto e correttezza tra le tifoserie sugli spalti.