Ancora un’operazione dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volante – della Questura di Trapani, per contrastare il fenomeno della “violenza domestica”. E’ finito in manette il 29enne Dario Gabriele, soggetto già noto alle forze dell’ordine per i suoi trascorsi giudiziari, tra cui spiccano specifici reati riconducibili alla sfera familiare.
In particolare, la scrupolosa attività di riscontro dei fatti venuti alla luce a seguito di un intervento degli uomini della volante, richiesto sulla linea di emergenza 113 per l’aggressione alla madre, mentre il soggetto in questione era sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento alla stessa disposta dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trapani, ha fatto emergere lo stato di assoggettamento fisico e psicologico della vittima, ormai succube del figlio, e l’inclinazione del reo a reiterare nel tempo azioni criminose riconducibili alla cosiddetta “violenza domestica”, per le quali, nel recente passato, era già stato tratto in arresto.
Il quadro accusatorio è stato condiviso dalla Procura della Repubblica di Trapani che ha emesso, dopo pochissimi giorni, un’apposita misura cautelare in carcere a carico di Dario Gabriele, al momento senza fissa dimora.
Il provvedimento restrittivo è stato eseguito nella nottata odierna solo a seguito di un’incessante attività di ricerca sul territorio condotta dagli operatori della volante in quanto Gabriele, già formalmente dichiarato latitante, aveva tentato di sottrarsi alla cattura.
Per effetto della predetta misura cautelare, scaturita anche alla luce delle novità introdotte dal nuovo Decreto Sicurezza e dalla legge 69 del 2019, cosiddetto “Codice Rosso”, per Dario Gabriele si sono aperte quindi le porte del carcere di San Giuliano.