Gli uomini della Squadra Mobile di Trapani, coadiuvato da personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e del Commissariato di Polizia di Marsala, hanno proceduto al fermo di Vincenzo Mario Messina (22enne nativo di Erice) e di Sergio Manzo (18enne nativo di Erice), a carico dei quali sono stati raccolti gravissimi indizi di colpevolezza per il reato di omicidio, porto e detenzione di arma da fuoco e minacce aggravate.
I due uomini, in concorso tra loro, hanno minacciato di morte, con una pistola tipo revolver e hanno esploso un colpo di arma da fuoco nei confronti di un cittadino marocchino, colpendolo alla mano sinistra. Nel corso dell’aggressione i due hanno minacciato di morte e tentato di esplodergli contro diversi colpi di pistola anche un altro cittadino marocchino presente in quel luogo. In quei momenti, però, la pistola si è casualmente inceppata per ben quattro volte e la vittima è riuscita a scappare, riportando solo una ferita alla mano.
L’episodio, avvenuto nella serata dell’11 luglio, è nato da una discussione sorta tra Messina e un gruppo di cittadini marocchini presenti in via Regione Siciliana. Questi, infatti, giunto a bordo di uno scooter di grossa cilindrata insieme ad un soggetto tunisino, avrebbe chiesto informazioni per rintracciare una persona di origini tunisine che al momento non era in strada. Il rifiuto di fornire tali informazioni ha scatenato l’ira di Messina che, dopo avere mandato il passeggero tunisino a cercare il connazionale presso la propria abitazione, si è allontanato assieme a Manzo, che nel frattempo era giunto sul posto, insieme ad un altro soggetto a bordo di uno scooter. I due sono tornati pochi minuti dopo, vistosamente alterati prendendo di mira uno dei cittadini marocchini rimasto in strada. Impugnando una pistola revolver e puntandola al petto di questi, ha tentato di sparare più volte. Probabilmente per un malfunzionamento, l’arma si è ripetutamente inceppata, tanto da costringere Messina a cercare di sbloccarla, senza però riuscirvi. La vittima, terrorizzata da quanto stava accadendo, ha cercato di darsi alla fuga incontrando la resistenza di Manzo, che tentava di bloccarlo. Divincolatosi dalla presa di Manzo, il cittadino nordafricano ha tentato di allontanarsi velocemente ma Messina, che continuava a rincorrerlo e a tirare il grilletto della sua revolver, è riuscito a esplodere un colpo che ha colpito la vittima alla mano sinistra. Dopo avere centrato il marocchino con il colpo di arma da fuoco, i due malviventi sono tornati indietro e hanno preso di mira la bancarella ambulante di un altro cittadino marocchino presente in via Regione Siciliana, capovolgendola in mezzo alla strada. I passanti, che assistevano alla scena, hanno allertato le volanti della Polizia di Stato che in pochi minuti sono giunte sul posto. I due malfattori, udendo le sirene, si sono date a precipitosa fuga a bordo degli scooter, facendo perdere le proprie tracce. Personale della Squadra Mobile della Questura di Trapani, intervenuta immediatamente dopo l’accaduto, si è adoperata per ricostruire la dinamica dell’evento sia attraverso l’escussione delle persone informate sui fatti si attraverso la visione delle immagini delle telecamere della zona. Dopo avere individuato i due sospettati ha avviato una scrupolosa attività di ricerca che portava al ritrovamento dello scooter utilizzato che è stato sottoposto a sequestro, ma Messina e Manzo hanno fatto perdere le proprie tracce.
Nella mattinata ieri, visti i forti indizi di colpevolezza nei confronti delle persone indicate dalla persona offesa e dalle persone informate sui fatti, atteso che le ricerche condotte sul territorio nei luoghi di residenza, di dimora e di abituale ritrovo degli stessi aveva dato esito negativo, un agente della Squadra Mobile di Trapani si è adoperato per rintracciare ulteriori luoghi nei quali i soggetti avrebbero potuto rifugiarsi. Appreso l’indirizzo di una seconda abitazione in uso alla madre di Messina, sita delle campagne di Marsala, sono stati effettivamente trovati sia Vincenzo Mario Messina che Sergio Manzo. Nell’appartamento, oltre ad essere stato rinvenuto un coltello di grosse dimensioni, venivano trovati due borsoni pronti che faceva presumere, in maniera evidente, l’intenzione dei due giovani di far perdere le proprie tracce dandosi alla fuga. I due fermati hanno fornito spontanee dichiarazioni palesemente non vere sullo svolgimento dei fatti. Considerata la pericolosità dei due soggetti, l’evidente intento di fare perdere le proprie tracce e la possibilità di reiterazione del reato, gli stessi sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto per tentato omicidio aggravato e condotti nel carcere di Trapani.