I presidenti delle Consulte Giovanili afferenti alle provincie di Catania, Palermo, Trapani, Caltanissetta e Siracusa hanno inviato una nota in merito a quanto accaduto nella giornata di Lunedì 8 Aprile 2019:
“Senza alcuna legittimazione delle istituzioni competenti e pertinenti e nel totale diniego e disinteresse per le norme vigenti si è costituita ed insediata una “federazione privata di consulte giovanili” che nel nome e nello scopo ha la pretesa di rappresentare presso le istituzioni Regionali e Nazionali gli interessi di tutte le Consulte Comunali Giovanili Siciliane, pur non avendo avuto l’adesione della totalità delle stesse e non avendo alcuna legittimazione ne dai comuni siciliani, ne dal Governo e dall’Assemblea Regionale, ne dal Forum Nazionale Giovani, esprimiamo perplessità e sgomento, nonchè la percezione di un danno d’immagine a quella che è la politica giovanile siciliana ed il mondo delle consulte. Ancor più grave è la presenza incauta ed incoerente, all’insediamento di questa organizzazione non legittimata, di chi presiede il Parlamento Regionale e di chi siede in seno alla giunta regionale, esortiamo pertanto i citati soggetti ad approfondire la questione e ad informarsi sull’iniziativa, al fine di comprendere l’errore di tale presenza. Inoltre chiediamo pubblicamente al soggetto promotore di tale organizzazione, di rinominare la stessa visto che la dicitura “Assemblea delle Consulte Giovanili Siciliane” oltre ad esser lesiva per la nostra immagine, non rappresenta la reale natura della Federazione, in quanto in essa è assente la totalità delle Provincie Siciliane, considerata la non adesione delle Consulte provenienti dall’area di Catania e Trapani, e della quasi totalità delle Consulte di area palermitana, e per le stesse ragioni di ridefinirne i propositi in quanto per le già citate ragioni non può farsi portavoce degli interessi delle Consulte Comunali Giovanili Siciliane presso le istituzioni di qualsivoglia natura. Notifichiamo altresì la presenza di un paradosso, ad oggi chi ha promosso l’iniziativa e presiede la federazione di consulte, non è un presidente di Consulta Comunale Giovanile, ma a sua volta presidente di un ulteriore federazione privata di consulte autoctone dell’area dei monti Nebrodi. Per tutte queste ragioni chiediamo alle istituzioni di fare chiarezza sulla vicenda e auspichiamo che un giorno i giovani siciliani possano essere rappresentati realmente e legittimamente in seno ad una Consulta Regionale Giovanile, eletta da Presidenti di Consulte Comunali Giovanili riconosciuti dai comuni, dai cittadini e soprattutto dalle norme”.