E’ ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Villa Sofia di Palermo e rischia di perdere un occhio. Un giovane marsalese di 19 anni – F.B. – è rimasto vittima di un vero e proprio pestaggio avvenuto domenica pomeriggio a Marsala. La sera prima, il ragazzo era intervenuto per sedare gli animi dei protagonisti di una lite in cui era stato coinvolto un amico, nel corso di una festa che si stava tenendo in un locale della periferia marsalese. Il successivo intervento dei buttafuori aveva apparentemente riportato la serenità e sembrava che tutto fosse finito lì. E invece, l’indomani, due tra i ragazzi della sera prima hanno avvicinato F.B. che si trovava al “parchetto” nei pressi della Chiesa di San Giovanni, assieme a un amico. Convinti a salire in macchina dai due coetanei per fare un giro assieme, sono stati portati in una zona più appartata, presso il Parco di Salinella, dove F.B. è stato picchiato selvaggiamente e buttato fuori dalla macchina, senza che l’amico potesse intervenire. A notare la scena è stata una signora che stava facendo jogging ed è intervenuta immediatamente chiamando i soccorsi e i carabinieri. Il giovane è stato inizialmente trasportato presso l’ospedale “Paolo Borsellino” e poi trasferito al Villa Sofia di Palermo. Diverse le fratture riportate al volto, ma a preoccupare maggiormente sono le condizioni di un occhio, che dovrà essere operato nei prossimi giorni. I due aggressori sono stati individuati e risultano indagati a piede libero.
A rappresentare legalmente il giovane F.B. è l’avvocato Duilio Piccione, che a riguardo afferma: “Ormai si tratta di un fenomeno sociale che va tenuto a bada. Episodi del genere sono di una violenza inaudita, mi appello a tutti i genitori affinchè controllino i propri figli. Vicende del genere non devono assolutamente verificarsi. I litigi verbali ci possono essere, ma non si dovrebbe mai arrivare a questi eccessi. Non siamo animali”.
Gli echi dell’accaduto sono giunti anche presso i palazzi delle istituzioni cittadine. A riguardo, la consigliera comunale Giusi Piccione ha invitato il sindaco Alberto Di Girolamo e i colleghi di Sala delle Lapidi a far arrivare la propria vicinanza alla giovane vittima. “Fatto gravissimo che deve accendere le luci sul mondo giovanile locale, a mio parere troppo solo – afferma la Piccione -. Questo tipo di esperienze fortemente traumatiche incidono psicologicamente sulla crescita di chi subisce in prima persona e di tutti i giovani che vivono nella nostra città”.