Scorrimento Veloce, la Corte d’Appello condanna il Comune a oltre 2 milioni. Ne discutiamo con il vice sindaco

Gaspare De Blasi

Scorrimento Veloce, la Corte d’Appello condanna il Comune a oltre 2 milioni. Ne discutiamo con il vice sindaco

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venerdì 05 Ottobre 2018 - 10:54

Dopo gli oltre 2 milioni e mezzo di euro di debito per la nota vicenda dell’esproprio dell’area artigianale di Amabilina, arriva un’altra sentenza di quali 2 milioni e 700mila euro a cui il Comune di Marsala deve fare fronte. Nello specifico, si tratta di un debito legato alla costruzione dello Scorrimento Veloce. 

Nel 2007, furono contestati alla ditta che effettuò i lavori, alcune penali per realizzazioni non confacenti al capitolato. Da allora, come si apprende dal ricorso che la stessa ditta ha prodotto, il Comune lilybetano sospese i pagamenti e la ditta adii per le vie legali. Oggi, dopo una condanna in primo grado, è arrivata per l’Ente comunale la conferma del giudizio d’Appello nel quale si afferma che il Comune è debitore della somma nei confronti della ditta esecutrice di quei lavori. Ne parliamo con il vice sindaco.

Agostino Licari

                                Agostino Licari

Agostino Licari, dalla ricostruzione della vicenda compare ancora la possibilità di un ricorso per Cassazione, è questa l’intenzione dell’Amministrazione?

“Intanto occorre specificare che il Comune ha una situazione solida che permette di fare fronte al debito senza rischiare il cosiddetto “default””. 

Quindi andrete per Cassazione?

“Appena avuto conoscenza della sentenza, ho disposto un’accertamento chiedendo agli Uffici appositi come si è potuto giungere a questa situazione. In pratica l’Amministrazione vuole capire come in questi anni e nei vari gradi di giudizio, il Comune si sia difeso. Oltre a questo, abbiamo chiesto all’Ufficio legale quale fossero le possibilità di un ricorso per Cassazione. C’è stato risposto che la Corte Suprema, visti i risultati dei due gradi di giudizio, e vista anche la situazione che si è venuta a creare, potrebbe confermare la sentenza d’Appello”. 

Quindi niente ricorso e pagamento alla ditta…

“Si rischia la lite temeraria, che comporterebbe ulteriori spese per il Comune di Marsala. Quindi è opportuno fare fronte ad un debito che comunque non è stato contratto durante gli anni della nostra Amministrazione”. 

Che ripercussioni avrà sul bilancio attualmente in discussione in Consiglio comunale e che lei ha illustrato ieri in Aula?

“Ho anticipato, nella riunione, che l’Amministrazione intende presentare alcuni emendamenti al Bilancio presentato. Occorre dire che si tratta di un atto che la Giunta ha predisposto nel mese di aprile scorso. Da allora ad oggi, sono cambiati i tempi e maturate nuove situazioni, tra cui la sentenza che ci obbliga a pagare oltre 2 milioni e mezzo di euro”. 

Da dove usciranno fuori questi soldi?

“Dal Fondo di Riserva del Comune. La nostra Amministrazione ha ridotto le spese e il disavanzo ed accumulato un Fondo di 9 milioni che ci permette di fare fronte ad eventualità ed imprevisti come questi”. 

Allora i marsalesi possono dire addio ad ulteriori investimenti?

“La Regione Sicilia lo scorso 26 settembre, ci ha autorizzato ad utilizzare 3 milioni di euro per le spese di investimento. Mi preme ancora una volta sottolineare che non solo il Comune è solido, ma di concerto con il sindaco, utilizzeremo tutte le risorse disponibili per fare fronte alle esigenze dei nostri concittadini”. 

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