Il meetup “Marsala in movimento”, si chiede perché molti cittadini anche marsalesi, partecipano alla semplice sagra del carciofo di Cerda? E perché l’amministrazione comunale di Marsala non riesce a creare e pubblicizzare una semplice sagra della vendemmia?
La Sagra della Vendemmia sarebbe per Marsala, oltre ad un viaggio alla riscoperta delle tradizioni e dei sapori perduti, anche la creazione di un’identità e di una riconoscibilità del territorio. La Sagra della Vendemmia farebbe rivivere di anno in anno l’incanto del passato, quando si lavorava cantando, quando la vendemmia era occasione di incontri, di gioia condivisa nel lavoro, di amori nati in un vigneto. La manifestazione che nascerebbe per rievocare la tradizionale vendemmia, si potrebbe svolgere presso l’inutilizzata Piazza Francesco Pizzo, dove è ubicata la trascurata e non valorizzata “Fontana del vino” dello scultore Fiume e dove si potrebbe assistere alla dimostrazione della tradizionale pigiatura dell’uva e l’esposizione dei nostri vini tradizionali, coinvolgendo le tante cantine presenti nel nostro territorio ed i vecchi bagli ove sono conservati le attrezzature tipiche dell’epoca. L’evento dovrà essere pubblicizzato a cura del Comune di Marsala non solo nei nostri mass media locali, ma anche tramite internet e dovrà essere inviato alle varie pro loco in tutto il territorio nazionale. La pubblica amministrazione, da buon padre di famiglia , dovrà mettere a disposizione quegli strumenti tecnologici per pubblicizzare l’evento al pari di qualunque altra città che si fregia di definirsi turistica o quantomeno a vocazione turistica.
La manifestazione, a nostro avviso, si potrebbe effettuare a costo zero, in quanto siamo convinti che entusiasmerebbe gli operatori del settore sia grandi che di piccole dimensioni. Gli obiettivi da raggiungere sono la cultura delle nostre tradizioni ed il turismo. Non dimentichiamo che Marsala è conosciuta principalmente per il vino.
La manifestazione, come detto, realizzerebbe un programma all’insegna della tradizione agricola e della cultura e durante la stessa avverrebbe la dimostrazione della pigiatura con le tradizionali ceste colme d’uva ed il lento movimento del torchio ancora esistente in diversi bagli , il tutto accompagnato da canti, danze e controrande sulla vendemmia che attraverso un’accurata ricerca sulle tradizioni, sui costumi e sui suoni della nostra terra farebbero rivivere l’incanto del passato. Il tutto si concluderà con l’offerta a tutti gli ospiti di un calice di vino. La Festa della Vendemmia rappresenterebbe per Marsala una tappa di un lungo viaggio attraverso le piccole realtà della città che, sono certo, troverebbe entusiasmo non solo negli operatori del settore, dai bagli agli operatori turistici, ma valorizzerebbe il territorio per la sua tipicità.
Il portavoce al Consiglio comunale
Aldo Fulvio Rodriquez