Marsala: “sigillati” gli strumenti musicali alla band Yasmin Brother che suonava in un locale

redazione

Marsala: “sigillati” gli strumenti musicali alla band Yasmin Brother che suonava in un locale

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sabato 26 Maggio 2018 - 01:27

ore 13: la band Yasmin Brother, tramite la loro pagina Facebook ha scritto: “La scorsa serata è stata abbastanza particolare..non sarà di certo una serata da dimenticare, anzi, adesso noi come band, voi come cittadini, siete ancora più consapevoli di quanta superficialità, ignoranza, ci sia nell’aria da parte di chi ci rappresenta e non. LA MUSICA DELLA YASMIN BROTHER C’è STATA, C’È E CI SARÀ PER SEMPRE, LAVORIAMO E LAVOREREMO SEMPRE COSTANTEMENTE PER FARVI DIVERTIRE, PER FARVI TRASCORRERE QUEI PICCOLI ATTIMI DI SPENSIERATEZZA”. I musicisti comunque restano sconcertati da quanto accaduto. Dov’è la perizia fonometrica? L’Arpa peraltro non c’era e qualche giorno fa aveva fatto sapere all’Amministrazione che tutti i locali erano in regola con l’impiantistica e gli strumenti fonometrici. 

Ieri sera la Polizia Municipale scortata dai Carabinieri di Marsala, è intervenuta nel locale del centro storico di Marsala. Un intervento volto a fermare la musica, non intimando di abbassare il volume – come dovrebbe essere visto che c’è una normativa chiara sui decibel (anche se troppo restrittiva a livello nazionale) – ma con un atto molto singolare: pare abbiano sigillato l’amplificazione e la strumentazione col filo di ferro. E’ la prima volta, a memoria, in cui vengono sequestrati gli strumenti. I Vigili hanno detto alla band che ci sono dei “fatti” senza motivarli e che c’è una denuncia in corso. Gli strumenti sono stati “sigillati” ai giovani musicisti Francesco Di Giovanni, Dario Salerno, Alessio Spanò e Ciccio Giacalone.

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Questa sera la band Yasmin Brothers si esibiva in un locale marsalese, Portale Botteghe. Un venerdì sera come tanti, fatto di musica in ogni punto della città. Intorno alle ore 22, quando la band ha iniziato a suonare, nel locale gremito di persone, il personale delle Forze dell’Ordine si è presentato e si è avvicinato ai musicisti compiendo un gesto che è stato raccontato dal chitarrista dei Yasmin, su Facebook: il sequestro degli strumenti. Se è vero quanto detto, non era mai accaduta una cosa simile. Solitamente se si superano i decibel si fa abbassare la musica, scattano anche multe per il locale ma mai il sequestro degli strumenti, quali “oggetti incriminati”.

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