“Casa degli orrori” a Castellammare: il Comune si costituisce parte civile

redazione

“Casa degli orrori” a Castellammare: il Comune si costituisce parte civile

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martedì 13 Marzo 2018 - 12:03

«Il Comune di Castellammare del Golfo si costituirà parte civile nel processo poiché la nostra comunità è stata davvero danneggiata dall’immagine venuta fuori dopo l’arresto di 4 persone accusate di maltrattamenti ai danni degli anziani ospiti di una comunità alloggio. La nostra è una città solidale e laboriosa che ha sofferto molto per la terribile immagine di violenza rimbalzata a livello nazionale ma la comunità ha risposto mostrando il vero volto di Castellammare facendo sentire la vicinanza ed il nostro affetto agli anziani regalando presenza ed ascolto in più di una occasione». Lo afferma il sindaco Nicolò Coppola dopo la chiusura delle indagini sulla comunità alloggio “Rosanna” dove gli anziani sarebbero stato vessati e maltrattati fisicamente e psicologicamente da 4 persone arrestate per le quali la Procura si appresta a chiedere il rinvio a giudizio. L’operazione “casa degli orrori” fu portata a termine il 28 novembre dai carabinieri della stazione di Castellammare del Golfo, comandati dal luogotenente Luigi Gargaro e dipendenti dalla Compagnia di Alcamo, guidata dal capitano Giulio Pisani, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Trapani. Le quattro persone arrestate, il gestore e tre dipendenti della comunità, sono accusate di sequestro di persona, violenza privata pluriaggravata continuata e maltrattamenti nei confronti degli anziani ospiti della comunità. Dopo gli arresti la struttura è stata sequestrata ed affidata ad un amministratore giudiziario nominato dalla Procura. «In questi mesi tanti concittadini, in modo ammirevole e in più di una circostanza, si sono spesi per far sentire la loro presenza, il no di Castellammare alla violenza, offrendo un abbraccio, un sorriso, un po’ di tempo ai nostri nonni, nostra preziosa memoria -sottolinea il sindaco Nicolò Coppola- . Iniziative di solidarietà alle quali abbiamo partecipato, partite spontaneamente da alcuni cittadini e poi condivise da tantissimi che hanno voluto rimanere vicini ai più deboli. La Castellammare che risponde con il cuore a chi vuole tacciare di negatività la nostra comunità facendo da scudo a chi subisce violenza. Questa è Castellammare e proprio per questo ci costituiremo parte civile nel processo».

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