Nuovo processo per Antonio D’Alì: la Cassazione annulla la sentenza d’Appello

redazione

Nuovo processo per Antonio D’Alì: la Cassazione annulla la sentenza d’Appello

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martedì 23 Gennaio 2018 - 07:45

Si riapre il procedimento giudiziario per concorso esterno in associazione mafiosa nei confronti del senatore trapanese di Forza Italia Antonio D’Alì. Accogliendo il ricorso presentato dalla Procura generale, la Corte di Cassazione ha infatti annullato con rinvio la sentenza della Corte d’appello di Palermo (conforme a quella emessa dal gup in primo grado) che nel settembre del 2016 aveva assolto il parlamentare siciliano per i fatti successivi al 1994, dichiarando altresì prescritti i reati contestati nel periodo antecedente a quella data. Una vicenda giudiziaria che dunque vede ulteriormente rinviare la propria conclusione e che vedrà Antonio D’Alì nuovamente sul banco degli imputati per un nuovo processo che si terrà presso una diversa sezione della Corte d’Appello di Palermo.

Lo scorso maggio, dopo la deposizione delle motivazioni correlate alla sentenza di secondo grado, la Dda di Palermo aveva chiesto per D’Alì la misura di prevenzione del soggiorno obbligato ritenendolo «un soggetto socialmente pericoloso». Il procedimento di prevenzione è ancora in corso. Resta da capire se la decisione della Cassazione avrà degli effetti politici sulla ricandidatura del senatore trapanese alle elezioni del 4 marzo, in cui sembrava che D’Alì fosse in procinto di concorrere per la sua settima legislatura a Palazzo Madama.

“Ci troviamo di fronte ad un rinvio finalizzato a sollecitare la Corte di appello di Palermo a decidere nuovamente se ascoltare o meno testimoni in larga parte già escussi ed a meglio motivarne l’eventuale rigetto – hanno fatto sapere i legali di d’Alì, Gino Bosco e Stefano Pellegrino dopo la sentenza della Corte -. Testimoni che, ove ammessi, nulla comunque potranno aggiungere a fatti già esaminati nei dieci lunghi anni di un processo abbreviato. Il che porterá ad altre lunghe attese, ulteriori costi per la giustizia e per giungere alla fine al punto di partenza: l’ennesima assoluzione”.

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