Alcamo: presentata la relazione del segretario comunale sui controlli interni dell’ente

redazione

Alcamo: presentata la relazione del segretario comunale sui controlli interni dell’ente

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lunedì 18 Dicembre 2017 - 16:39

Alcamo: presentata la relazione del segretario comunale sui controlli interni dell’ente

È stato pubblicato sul sito online del Comune di Alcamo il rapporto del segretario comunale Vito Bonanno sulle risultanze del controllo interno di regolarità amministrativa, dal mese di gennaio a quello di ottobre 2017. Il report, che evidenzia molteplici criticità di atti dirigenziali, è stato reso possibile a seguito del nuovo regolamento deliberato dall’Aula consiliare nel mese di febbraio.

A più di un anno dal suo insediamento, avvenuto precisamente il 16 novembre del 2016, il segretario comunale Vito Bonanno, che ha svolto anche la funzione ad interim di dirigente all’urbanistica fino a lunedì scorso, quando è stato sostituito dal neo assunto architetto e ingegnere Venerando Russo, ha redatto la relazione sui controlli interni della macchina burocratica alcamese dal mese di gennaio a ottobre del 2017. Il report, che si compone di 35 pagine, concerne l’esame della regolarità amministrativa degli atti interni del comune, previsto dagli art. 147 e seguenti del TUEL, così come modificati dal D.L.174/2012 e, poi, convertito dalla L. 213/2012. Tale provvedimento è giunto a conclusione a seguito dell’adozione del Consiglio comunale del nuovo Regolamento sui controlli interni, nel febbraio di quest’anno, che prendeva, inoltre, atto dell’ultima delibera della Corte dei Conti siciliana, nella quale, sostanzialmente, veniva evidenziata la mancanza di controlli periodici sulla regolarità amministrativa in seno all’ente. Oggi, tale controllo viene effettuato da un apposito ufficio, diretto dal segretario comunale Vito Bonanno, per l’appunto. In merito alla metodologia del controllo di regolarità amministrativa, questa è consistita nel verificare la conformità e la coerenza degli atti e dei procedimenti amministrativi a degli standard di riferimento. Dunque, il segretario comunale Bonanno, con il supporto della struttura succitata, ha elaborato delle griglie di valutazione distinte per tipologie di atti da verificare, costituenti una check list per l’autocontrollo da parte dei dirigenti. L’esame, previsto dal regolamento recentemente adottato, deve essere, infatti, effettuato con cadenza bimestrale o trimestrale, in base ad un atto organizzativo che il segretario comunale deve emanare ogni anno. Gli atti quest’anno esaminati, in particolare, sono stati individuati mediante l’attuazione di tecniche di campionamento, applicate dall’ufficio incaricato del controllo nei primi 10 giorni del mese successivo alla scadenza di ciascun periodo di verifica. In ossequio al regolamento, infatti, i dirigenti sono tenuti a trasmettere gli atti collegati a quelli da sottoporre al controllo entro tre giorni dalla richiesta dell’ufficio suddetto. Il mancato o ritardato invio da parte dei dirigenti di tali provvedimenti amministrativi costituisce, secondo quanto disposto dalla legge, “grave violazione ai propri doveri di ufficio e oggetto di contestazione disciplinare e di segnalazione all’organismo indipendente di valutazione con una penalizzazione della retribuzione di risultato non inferiore al 10% rispetto a quella risultante dall’applicazione del sistema di valutazione vigente presso l’ente”.

I risultati del controllo interno di regolarità amministrativa

Un primo complesso lavoro ha riguardato l’individuazione degli atti di liquidazione, che sono stati organizzati per ordine cronologico e in elenchi distinti per direzione. Sono stati, poi, individuati gli atti di accertamento di entrate ed, infine, altre determinazioni dirigenziali. Una delle verifiche, risultanti dal rapporto, ha riguardato, in particolare, gli atti che hanno ad oggetto le ingiunzioni delle demolizioni e le riscossioni dei beni abusivi acquisiti al patrimonio comunale. Nello specifico sono stati adottati: 26 ordinanze di demolizione di immobili abusivi; 7 accertamenti di inottemperanza all’ingiunzione di demolizione; 5 note di trascrizione della proprietà del bene abusivo a favore del Comune di Alcamo; 10 ordinanze di irrogazione della sanzione pecuniaria, conseguenti al mancato rispetto dell’ordinanza di demolizione di opere abusivamente eseguite; un’ordinanza di applicazione della sanzione pecuniaria per interventi eseguiti in parziale difformità dal permesso di costruire; 103 atti di intimazione e rilascio di immobili abusivi acquisiti alla proprietà pubblica e contestuale diffida e messa in mora al pagamento di indennità di occupazione sine titulo e di tributi comunali. Una prima difficoltà nel campionamento degli atti, secondo quanto riportato dal segretario comunale Vito Bonanno, ha riguardato l’assenza di registri tematici dei provvedimenti dirigenziali e di una piattaforma digitale di gestione degli atti e documenti. Tale piattaforma, infatti, entrerà in funzione a decorrere dal 1° gennaio 2018 e dovrebbe consentire una migliore programmazione del lavoro. In merito ai tempi dei procedimenti amministrativi, il dirigente Bonanno ha segnalato che non sono state seguite le direttive con cui si è disposto di inserire in ciascun atto il rispetto o meno di eventuali termini per l’emanazione del provvedimento finale previsti dalla legge o dai regolamenti. Per quanto concerne, invece, i numeri degli atti sottoposti al controllo questi sono stati complessivamente 227, di cui 53 del primo periodo (sperimentale) e 174 del secondo periodo (luglio-ottobre). In particolare: 97 determinazioni dirigenziali, di cui 44 atti di aggiudicazione; 63 di liquidazione; 2 di approvazione di contabilità finale; 4 provvedimenti in materia cimiteriale; 9 atti di gestione del ciclo dei rifiuti; 35 atti di gestione del personale; 14 scritture private; un atto di autorizzazione al subappalto; 2 ordinanze sindacali; una procedura di gara (direzione lavori pubblici).

Tra le diffuse irregolarità, inoltre, diverse sono state riscontrate nelle tecniche di redazione degli atti, spesso, risultato di una istruttoria non interamente conforme ai canoni normativi sul procedimento amministrativo. E’ stato rilevato ancora il mancato rispetto delle misure introdotte con la direttiva del Responsabile della prevenzione della corruzione, ovvero del segretario Bonanno, sul monitoraggio dei rapporti tra il comune e i soggetti che con esso contrattano. In nessuno degli atti esaminati è emersa l’acquisizione della dichiarazione dei privati e l’eventuale attività di verifica effettuata dai dirigenti, così come non vi è stata attenzione della direttiva del responsabile anticorruzione riguardo l’obbligo di certificare in ciascun atto il rispetto dei tempi procedimentali e dell’ordine cronologico di trattazione e l’attestazione delle cause del mancato rispetto (prevista dal c.d. codice Vigna). Altra diffusa problematicità ha riguardato il richiamo di norme inconferenti o abrogate, nonché il ripetuto riferimento negli atti concernenti la gestione 2017, al bilancio e al PEG 2016, anche dopo la loro approvazione. Per il dirigente Vito Bonanno non si è trattato di meri errori formali e riconducibili al fenomeno del “taglia-incolla”, ma di inesattezze concettuali e di procedura. In merito alle determinazioni dirigenziali che hanno comportato impegni di spesa, sono stati rilevati i seguenti difetti: mancata puntuale descrizione dell’oggetto dell’appalto e dei tempi per l’adempimento dell’obbligazione; errato riferimento alle norme sull’esercizio provvisorio; confusione tra proposta di aggiudica, aggiudica ed aggiudica efficace; errata applicazione del principio della delega dirigenziale; assenza dell’attestato di compatibilità della spesa con gli stanziamenti di cassa. Per quanto riguarda i provvedimenti relativi all’affidamento di contratti pubblici, il campionamento, come ha riferito nel suo report il dirigente Bonanno, “non ha, stranamente, restituito provvedimenti dirigenziali aventi ad oggetto l’ammissione ed esclusione dalla gara di operatori economici non in possesso dei requisiti soggettivi e di professionalità”. L’analisi su una procedura di gara estratta a campione, inoltre, ha confermato tale segnalazione.

Le criticità comuni ai provvedimenti esaminati hanno riguardato in particolare la carenza di: motivazione sulla scelta della procedura; riferimenti ad indagini di mercato che, in assenza di concorrenza tra operatori economici, garantisce la congruità ed economicità del costo delle prestazioni; controllo dei requisiti generali in capo al contraente; verificabilità del rispetto del principio di rotazione; rispetto del canone di trasparenza e di tracciabilità del procedimento. Da sottolineare il fatto che, a seguito dell’adozione della direttiva del segretario comunale, nel maggio del 2017, alcune difficoltà sono state superate o sono in fase di risoluzione. Altro aspetto che presenta particolari problemi è costituito dall’accertamento dei requisiti di ordine generale in capo all’affidatario diretto, dell’obbligo di tracciabilità di tutto il procedimento e di quello della trasparenza. Inoltre, in tutti i settori è stata riscontrata l’assenza di attestazione della regolarità della prestazione e/o della fornitura, del rispetto dei tempi di pagamento, di giustificazione delle cause di eventuali ritardi, dell’ordine cronologico di pagamento. Al contrario vie è la presenza di errati riferimenti in materia di pubblicazione ai fini della trasparenza. Tra le determine dirigenziali che contengono le criticità più gravi si segnalano la determinazione con la quale si è fatta errata applicazione dell’istituto del c.d. quinto d’obbligo del sistema degli appalti pubblici; la determinazione con la quale, da un lato, è stata appaltata all’esterno la sicurezza del sistema informativo e, dall’altro, è stato nominato responsabile del sistema ITC il titolare dell’azienda incaricata di tali adeguamenti; il provvedimento con il quale si è provveduto ad affidare all’operatore economico che gestisce il depuratore comunale alcuni interventi urgenti di manutenzione dell’impianto. Per quest’ultimo è stato richiesto il riesame dell’atto. L’esame della parte contabile degli atti di liquidazione ha riportato altre importanti irregolarità, in quanto “hanno refluenza sul principio dell’integrità del bilancio e sulla corretta applicazione del principio contabile della competenza finanziaria potenziata”. La maggiore criticità è consistita nella avvenuta compensazione di crediti e debiti reciproci con l’operatore economico che ha emesso la fattura oggetto di liquidazione, in violazione dell’art. 162, comma 4 del TUEL e del principio contabile. Infatti, la compensazione, scrive il dirigente Bonanno nella sua relazione, “può essere attivata dall’ente locale a fronte di crediti omogenei, liquidi ed esigibili nei confronti del proprio debitore; tuttavia, il rispetto del principio di integrità del bilancio impone che il credito dell’ente abbia uno stanziamento in entrata, sul quale venga effettuato l’accertamento e in relazione al quale con le regolarizzazioni contabili di emette il mandato in quietanza di entrata a chiusura della corrispondente reversale di incasso”. A tutte le direzioni sono comuni le criticità delle scritture private e riconducibili essenzialmente alla mancata: registrazione nel repertorio unico; citazione delle clausole di prevenzione della corruzione; allegazione del patto di integrità per le scritture di importo superiore ad 10 mila euro. Infine, ulteriori problematicità sono emerse dall’esame della “determinazione con la quale si è provveduto ad impegnare, in via presuntiva, le spese per far fronte alla compartecipazione alle spese generali di funzionamento della società in liquidazione ATO Terra dei Fenici e della SRR Trapani Provincia Nord per l’anno 2017”. Il segretario comunale Vito Bonanno, nelle sue conclusioni, ha evidenziato inoltre “l’assenza di strumenti di governance e di controllo sulle partecipate che impediscono anche il corretto esercizio del controllo sugli organismi gestionali”. Da tale relazione emerge, dunque, una disapprovazione della gestione della macchina amministrativa dell’ente, sin qui effettuata dai burocrati locali, che necessita di una maggiore collaborazione tra i dipendenti. Inoltre, occorre che vengano messe a regime le direttive emanate dal segretario comunale nel corso del 2017, in linea con le disposizioni normative del nuovo codice degli appalti e delle raccomandazioni dell’ANAC in materia di trasparenza dell’attività amministrativa. Quindi, preme oggi un cambio di rotta nella navigazione, con stella polare la legalità.

Linda Ferrara

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