Gianfranco Miccichè ce l’ha fatta. E’ stato eletto nuovo presidente dell’assemblea regionale siciliana. Su 69 presenti (un deputato di maggioranza era assente per motivi personali), ha ottenuto 39 voti, 33 della sua maggioranza (2 i franchi tiratori), e 4 voti provenienti dal Partito Democratico, oltre a 2 voti di Sicilia Futura. I 20 deputati del M5S hanno votato per Margherita La Rocca Ruvolo.
Gli 11 del PD si sono divisi: 7 voti a Nello Dipasquale e 4 a Miccichè. Sembrava che oggi la fumata bianca non ci dovesse essere, visto il grande ritardo con cui l’aula ha aperto i lavori. Poi invece evidentemente Miccichè è riuscito ad aprire una breccia a suo favore all’interno dello schieramento di centro sinistra dove, a quanto sembra, i renziani hanno fatto convergere i propri voti su Nello Dipasquale, mentre i 4 “amici” di Cracolici hanno votato per Miccichè.
Malgrado la presenza del gruppo dirigente nazionale, Matteo Renzi in testa, in questi giorni, nell’Isola, il PD si conferma più diviso che mai. Ora vedremo in occasione delle elezioni relative agli altri incarichi istituzionali (vicepresidenze, questori, ecc) qual è stato l’eventuale terreno di scambio tra il centro destra e quella parte di centro sinistra che ha ritenuto opportuno eleggere Gianfranco Miccichè alla presidenza dell’ARS.