Arrestato un campobellese: aveva aggredito e minacciato di morte un uomo

redazione

Arrestato un campobellese: aveva aggredito e minacciato di morte un uomo

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venerdì 01 Settembre 2017 - 13:30

I Carabinieri della Stazione di Campobello di Mazara, guidati dal Maresciallo Maggiore Bonura, hanno arrestato il 37 enne Massimo Pellicane. Nei suoi confronti l’ipotesi di reato è di tentato omicidio e porto armi e/o oggetti atti ad offendere. In particolare, Pellicane si è reso responsabile di gravi aggressioni fisiche e minacce di morte ai danni di un suo concittadino campobellese. Tali violenze sono culminate nella serata del 29 agosto scorso con scene degne di un film di azione.

In quella serata, infatti, una pattuglia dei Carabinieri impegnata in un servizio di perlustrazione per le strade del paese, è stata fermata da un uomo, vittima di un’aggressione. Il soggetto in questione ha raccontato ai Carabinieri che mentre stava transitando con la sua autovettura nei pressi dell’abitazione di Pellicane, questi avesse gettato all’indirizzo dell’uomo un mattone in tufo, fortunatamente senza colpirlo.

Massimo Pellicane

Massimo Pellicane

Mentre i militari erano intenti ad analizzare il racconto di quanto accaduto, è arrivato alle loro spalle proprio Pellicane, che, evidentemente non soddisfatto di quanto accaduto prima, ha tentato di colpire alla testa l’uomo riuscendovi solo parzialmente grazie all’intervento dei militari. Il colpo fortunatamente ha colpito solo “di striscio” la testa della vittima. Subito dopo, Pellicane ha tentato di sferrare un secondo colpo al capo dell’uomo che questa volta riusciva a deviare mettendo a protezione del capo il braccio. La vittima ha a sua volta tentato di reagire, ma è stato bloccato dai Carabinieri, che hanno poi blocatto Pellicane che aveva cercato di allontanarsi guadagnandol’ingresso della sua abitazione sita nelle immediate vicinanze. Data la gravità dei fatti, il 37enne campobellese è stato tratto in arresto dai Carabinieri e tradotto presso il carcere di Trapani così come disposto dall’autorità giudiziaria della Procura della Repubblica di Marsala. Due giorni dopo il Giudice competente ha convalidato l’operato dei militari.

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