Nuova visita istituzionale presso l’hotspot trapanese di Milo, che ha accolto nei giorni scorsi Lord Jack McConnell, già Primo Ministro scozzese e attualmente Vice Presidente dell’Unicef.
Ricevuto dal Viceprefetto Vicario e dalla Dirigente dell’Area Immigrazione della Prefettura nonché dal Dirigente del Servizio Immigrazione della Questura, McConnell ha incontrato anche i rappresentanti del Comune di Trapani, della Capitaneria di Porto, dell’Ufficio Sanitario Marittimo e di Frontiera, dell’Azienda Sanitaria Provinciale, e della Commissione Territoriale per la Protezione Internazionale.
Nell’occasione sono state illustrate le modalità organizzative dell’attività svolta, sia in occasione degli sbarchi che all’interno del Centro, dal personale delle Forze di Polizia, dalle Organizzazioni internazionali e non governative e dai team europei di supporto.
Con l’ausilio di un video e di un book fotografico appositamente predisposti, sono state focalizzate le diverse fasi degli sbarchi delle unità navali che effettuano le operazioni di soccorso in mare, da quelle di prima assistenza alle visite mediche presso la banchina di attracco, fino al trasferimento presso l’hotspot.
Ciò ha consentito al Vice Presidente di UNICEF di meglio individuare i compiti delle diverse componenti preposte alle apposite procedure operative.
Nel corso della visita, inoltre, sono state evidenziate le caratteristiche dell’hotspot, quale struttura esclusivamente deputata alla pre-identificazione ed al fotosegnalamento dei migranti, che arrivano presso il porto di Trapani in occasione di sbarchi o che vengono trasferiti da altri luoghi di sbarco della Sicilia, e che, completate le relative procedure, vengono trasferiti nei centri straordinari per richiedenti asilo, sulla base dei piani di ripartizione ministeriali.
Al riguardo, sono stati forniti appositi report elaborati dall’ente gestore completi dei dati di ingresso e di uscita dall’hotspot, e consegnati circostanziati elementi informativi, redatti in lingua inglese, dai quali si evince che dalla data di attivazione del Centro, 22 dicembre 2015, sino al 31 dicembre 2016 sono globalmente transitati nell’hotspot 21.314 migranti, tutti pre-identificati e fotosegnalati, provenienti sia dai 36 sbarchi avvenuti direttamente al Porto di Trapani (più di 15.000), sia da trasferimenti da porti di altre province (circa 6.300), con una media giornaliera per l’anno 2016 di 243 presenze.
Dal 1° gennaio al 23 agosto 2017, sono già transitati nell’hotspot Milo di Trapani n. 7.425 migranti, provenienti sia dai 19 sbarchi al porto di Trapani( 5.970 migranti ) o da altri porti della Regione Sicilia, sia da rintracci sul territorio, di cui n. 785 minori non accompagnati, successivamente collocati nelle comunità alloggio del territorio all’uopo dedicate.
La nutrita delegazione dell’ASP di Trapani presente ha evidenziato come, in adesione alla recente normativa relativa alle disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati (Legge 7 aprile 2017 n.47), è già stata individuata l’equipe multidisciplinare per l’accertamento dell’identità anagrafica dei minori migranti non accompagnati per i quali si palesano dubbi fondati sulla età dichiarata, e che la relativa attività è stata pianificata ed avviata.
All’illustre ospite, alto rappresentante di uno dei massimi organismi internazionali a tutela dei minori, è stato inoltre presentato il progetto pilota P.U.E.R.I, Pilot action for Uams: Early Recovery Interventions, progettualità cofinanziata dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Interno, che si propone di sperimentare una metodologia di intervento multidisciplinare per migliorare l’attuale sistema di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, promuovere azioni di contrasto del fenomeno degli allontanamenti arbitrari e del reclutamento nei circuiti illegali (vittime di tratta e di sfruttamento), in fase di avanzata attuazione presso questa Prefettura.
Nel corso del sopralluogo della struttura, Lord McConnel ha visitato l’ambulatorio sanitario del centro e si è intrattenuto con il personale medico dell’Ente gestore e con i sanitari dell’Istituto Nazionale delle Migrazioni e delle Povertà (INMP) che all’interno della struttura svolgono una specifica progettualità assistenziale.
Ha, altresì, avuto modo di constatare il contributo del predetto team multidisciplinare, non solo per la corretta presa in carico dei bisogni di salute dei migranti ospiti dell’hotspot, e per il supporto allo staff socio sanitario operante nel Centro, ma anche per il miglioramento apportato alla qualità dell’assistenza ai minori stranieri con accompagnati, tramite l’applicazione del protocollo sperimentale per l’accertamento multidisciplinare dell’età anagrafica.
Lord McConnell si è anche intrattenuto, oltre che con il personale del centro, con i responsabili dell’Ufficio Immigrazione e della Polizia Scientifica della Questura, con i rappresentanti delle Organizzazioni umanitarie, UNHCR, OIM e SAVE THE CHILDREN, CIR nonchè con alcuni dei migranti ospitati presso il centro, fra i quali un gruppo di minori, tutti facenti parte di vari nuclei familiari.
A conclusione della visita, Lord McConnell ha espresso soddisfazione per l’accoglienza ricevuta e apprezzamento per la professionalità constatata nella organizzazione delle attività sia all’interno dell’hotspot che in occasione degli sbarchi.