Trasformare i tradizionalmente angusti corridoi scolastici in gallerie d’arte, in cui la creatività degli studenti incontra i principi cardine su cui si fonda la Repubblica Italiana. Un’intuizione che è alla base del progetto “La Costituzione per immagini” e che è adesso diventata realtà per il Liceo Statale Pascasino di Marsala.
Da alcuni giorni, infatti, l’istituto guidato dalla dirigente Anna Maria Angileri ha cambiato radicalmente pelle, presentandosi agli occhi della popolazione scolastica e dei visitatori con una veste inedita, nell’ambito di un percorso di ricerca della bellezza e di promozione della legalità e della cittadinanza che ha pochi precedenti a livello nazionale.
Protagonisti di questo progetto gli studenti del Liceo, che hanno ridipinto le pareti degli spazi comuni, realizzando una serie di murales che interpretano in maniera originale alcuni articoli della Costituzione sotto la guida della professoressa Francesca Genna, docente all’Accademia delle Belle Arti di Palermo, e delle insegnanti Antonella Pantaleo e Anna Maria Abate.
Assecondando la loro creatività e attingendo anche ai propri vissuti e alle proprie emozioni, i ragazzi hanno quindi proposto un suggestivo collegamento tra il gioco della pallavolo e l’articolo 11 (“l’Italia ripudia la guerra”); l’inviolabilità della libertà personale (articolo 13) è invece stata rappresentata attraverso un vestito che aleggia al vento; l’articolo 1 viene raffigurato attraverso il riecheggiare della parola “lavoro”, che incontra un’immagine della Sicilia e una serie di mandala, rappresentazioni simboliche del cosmo e di uno spazio che associa dimensione interiore e mondo esterno; l’articolo 9, dedicato alla promozione della cultura e alla tutela ambientale, unisce elementi vari, coniugando simboli identificativi della Repubblica con altri caratterizzanti la città di Marsala (Porta Garibaldi e la Nave Punica); con l’articolo 3 – incentrato sull’uguaglianza dei cittadini, senza distinzioni di razze, sesso, religione – è la parola stessa che diventa immagine, con un evidente richiamo al cubismo analitico e al futurismo; l’articolo 34 vede infine la scuola come un cuore pulsante che incanala la passione per lo studio con tutte le sue molteplici possibilità di scambio.
“L’aspetto più interessante della realizzazione di pitture murali in ambito scolastico – si legge nella brochure esplicativa – è sicuramente la sua vocazione ad opera partecipata, dove ad essere coinvolti non sono solo gli autori, che ne diventano i primi fruitori, ma tutte le persone che in questo luogo pubblico lavorano e si troveranno a passare”.
Al di là del prodotto finale, però, grande attenzione è stata riservata anche al processo che ha visti coinvolti gli studenti: in questo senso l’arte è stata uno strumento di educazione alla bellezza e alla creatività.
Molto soddisfatta per il lavoro svolto la dirigente Anna Maria Angileri, che fin dallo scorso anno ha portato avanti con convinzione un percorso di metamorfosi degli ambienti scolastici interni ed esterni, coniugando funzionalità ed estetica, con l’obiettivo di restituire alla comunità una struttura che diventi patrimonio collettivo, al di là delle attività strettamente didattiche.