Elettoralmente parlando, Marsala da anni si è trasformata in una terra di conquista, pronta ad offrire i suoi servigi ai migliori offerenti.
Lo abbiamo scritto tante volte in questi anni: un tempo la quinta città della provincia era il centro politico del trapanese. Il più fulgido esempio di uomo delle istituzioni espresso dal territorio resta senza dubbio Francesco De Vita, eletto a far parte dell’Assemblea Costituente nel 1946. Dal 1948 ne furono eletti tanti altri: non tutti lasciarono un segno indelebile, alcuni risultarono a dir poco deludenti, tuttavia la loro presenza nelle assemblee nazionali o regionali confermò per tanti anni la centralità politica lilybetana.
Negli ultimi lustri il trend si è invertito e nonostante Marsala continui ad essere la città più popolosa della provincia, ha perso la sua centralità. Non riesce ad eleggere un parlamentare nazionale dai tempi di Massimo Grillo (2001) e anche alla Regione ha visto diminuire drasticamente la propria rappresentanza (dal 2006 ad oggi, solo Giulia Adamo e Antonella Milazzo). L’asse delle decisioni politiche si è spostato in altri centri, tra Trapani, Alcamo e Castelvetrano. E la stessa direzione hanno seguito i finanziamenti europei, che in misura più consistente sono stati indirizzati in questi tre Comuni.
I recenti endorsement che a Marsala sono giunti per Paolo Ruggirello in questi mesi (ultimi, in ordine di tempo, Alfonso Marrone, Alex Coppola e Federica Meo) dovrebbero far riflettere. Da un lato ci sono infatti esponenti politici locali che scommettono sulla rielezione di un deputato regionale trapanese, mostrando di confidare in lui anche per i propri progetti su Marsala. Dall’altro lato, ci sarà, verosimilmente, un Pd che lavorerà in maniera più o meno unitaria per rieleggere Antonella Milazzo. E poi ci sono gli altri partiti: quelli che ancora non hanno scelto su quale cavallo puntare o che sanno già che dovranno accontentarsi di un candidato di bandiera. Tra questi anche il Movimento 5 Stelle, che ha ottime chance di vincere le prossime regionali, ma l’elezione di un pentastellato marsalese all’Ars è tutta da costruire.
In passato, abbiamo visto politici di ogni genere venire a raccogliere voti qui a Marsala: da Bartolo Pellegrino a Paolo Ruggirello, passando per Pino Giammarinaro, Norino Fratello, Mimmo Turano, Mimmo Fazio, Doriana Licata, Davide Fiore. Non si è ancora ben capito quali vantaggi abbia avuto la città da tanta generosità. Resta però la sensazione che i voti del granaio marsalese potrebbero tornare a indirizzarsi su rappresentanti del territorio, se solo si riuscisse ad avere un minimo di progettualità politica in questa città, fissando degli obiettivi capaci di far immaginare un futuro diverso a chi, nonostante tutto, continua a credere nelle straordinarie potenzialità di questo territorio.