Il comune di Castelvetrano chiede all’erario un rimborso di oltre 800 mila euro

redazione

Il comune di Castelvetrano chiede all’erario un rimborso di oltre 800 mila euro

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giovedì 27 Aprile 2017 - 18:11

Il comune di Castelvetrano ha presentato un’istanza al Ministero dell’Economia e delle Finanze, ed al Ministero dell’Interno per ottenere il diritto al rimborso delle entrate erariali decurtate in sede di riparto del fondo sperimentale di riequilibrio del fondo preventivo per l’anno 2013, pari ad € 832.092,77, a seguito della pronuncia della Corte Costituzionale con la sentenza n°129/2016, depositata il 06/06/2016 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n°23 del 08/06/2016.
Nel 2012 il Governo Nazionale aveva approvato un Decreto Legge della cosiddetta Spending Review ( art.16, comma 6 del D.L. 06/06/2012 n°95, convertito poi con modificazioni, dall’art.1, comma 1, della legge 07/08/2012 n°135) che ha previsto per il 2013 la riduzione del fondo sperimentale di riequilibrio del fondo perequativo e dei trasferimenti erariali ai comuni, pari ad un ammontare complessivo di 2,25 miliardi di euro da imputare a ciascun comune in base alle quote delle spese sostenute per i consumi intermedi.
La Corte Costituzionale, con la sentenza predetta, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del precitato articolo di legge, nella parte in cui non prevede, nel procedimento di determinazione del Fondo sperimentale di riequilibrio da applicare a ciascun comune nell’anno 2013, alcuna forma di coinvolgimento degli Enti interessati, né l’indicazione di un termine per l’adozione del decreto di natura non regolamentare del Ministero per l’Interno. Nelle motivazioni si evidenzia che “un intervento di riduzione dei trasferimenti che avvenisse ad uno stadio avanzato dell’esercizio finanziario comprometterebbe un aspetto essenziale dell’autonomia finanziaria degli Enti Locali, vale a dire la possibilità di elaborare correttamente il bilancio di previsione, attività che richiede la previa e tempestiva conoscenza delle entrate effettivamente a disposizione”.

“Sulla scorta del dispositivo della sentenza della Corte Costituzionale, che ha efficacia retroattiva, il Comune ha presentato questa istanza per ottenere gli 832mila euro che le erano stati indebitamente decurtati – ha affermato Errante- auspichiamo che in tempi rapidi possano essere restituiti alle casse comunali le predette .”

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