Trapani: tornano i cassonetti nelle aree della differenziata porta a porta. Era iniziato male ed è finito anche peggio, “l’esperimento” della raccolta differenziata porta a porta in alcune zone di Trapani, avviato dall’Amministrazione in collaborazione con la Trapani Servizi dopo i provvedimenti regionali che di fatto obbligavano i comuni a raggiungere le soglie di differenziata degli standard europei. Alla scadenza dei giorni di prova per la raccolta differenziata nelle zone di via Fardella, via Virgilio e Piazza Martiri D’Ungheria, ritornano pochi e sparuti cassonetti dell’indifferenziata, già stracolmi di spazzatura. Rifiuti che per il momento si aggiungono a quelli ancora riversi sulle strade e nelle aiuole dal momento che nessuno si è degnato di avvisare ufficialmente i cittadini di questo ulteriore cambiamento.
Il sindaco Vito Damiano, così come altri sindaci del territorio aveva emanato l’ordinanza lo scorso novembre in via emergenziale per rispondere alle sollecitazioni del Governatore Crocetta che ha diffidato i sindaci “...ad emanare provvedimenti, anche contingibili ed urgenti che dispongano l’immediato avvio alle azioni necessarie per definire un Piano di emergenza per la raccolta differenziata”. Ma in questi mesi qualcosa non ha funzionato: la comunicazione e le attività di sensibilizzazione sono state affidate a qualche volantino distribuito casa per casa, mentre non c’è stata la distribuzione di sacchetti o contenitori condominiali come invece è avvenuto in altre città della provincia.
“Il sistema di raccolta differenziata porta a porta è stato avviato in maniera non adeguata per i mezzi e il personale e ben presto si arriverà al capolinea senza possibilità di tornare indietro – aveva detto Enzo Catalano, del sindacato autonomo Usae – I lavoratori sono ormai esausti di affrontare turni notturni estenuanti e stressanti e con mezzi in condizioni sempre più precarie”. Alla grave carenza di personale e mezzi per un servizio così complesso, si era aggiunto anche lo stato di forte sofferenza economica della società Trapani Servizi – in attesa di pagamenti da parte delle istituzioni – e il costo elevato del servizio di raccolta differenziata, circa 22 mila euro al mese. Divenuto insostenibile per il comune di Trapani, già sofferente di un buco di bilancio di 4 milioni di euro dovuto, fra l’altro, anche alla mancata approvazione da parte del consiglio comunale delle nuove tariffe Tari e dalla mancata riduzione delle agevolazioni fiscali esistenti per chi conferisce direttamente nell’isola ecologica.