L’Area Marina Protetta “Isole Egadi” parteciperà alla presentazione dello ‘Smart Islands Project’ – il report finale dello studio che il Comitato economico e sociale europeo (CESE), ossia una sezione della Comunità Europea, ha condotto nelle isole “smart”, le isole intelligenti dove si fa innovazione e tutela ambientale – in programma il 10 febbraio a Bruxelles. Si tratta della conferenza voluta per illustrare i risultati del progetto “Isole intelligenti”, che saranno presentati sotto forma di relazione alla riunione della sezione TEN e all’Assemblea plenaria del CESE. La relazione sarà poi trasmessa alle istituzioni europee e a tutte le parti interessate nei diversi paesi dell’Unione. Nel documento sono descritti alcuni dei progetti sviluppati a Favignana nel corso della missione conoscitiva della delegazione del CESE su “Isole intelligenti” condotta l’inverno scorso sull’isola.
Una missione che lo stesso Comitato ha definito “molto proficua”, in quanto ha consentito al gruppo di studio di acquisire, grazie alle visite e agli incontri organizzati alla Egadi, informazioni dirette in merito ai progetti che il territorio sta portando avanti: le cosiddette “buone pratiche” che sono state osservate a Favignana, per ispirare altre regioni insulari e ultraperiferiche con l’obiettivo di superare difficoltà di ordine geografico, sociale ed economico. Il 20 aprile scorso, infatti, una delegazione di Membri del CESE della sezione “Trasporti, energia, infrastrutture e società dell’informazione” è stata in missione a Favignana con l’obiettivo di valutare l’uso del territorio delle risorse naturali locali. Accolti dal sindaco Giuseppe Pagoto e da Stefano Donati, direttore dell’AMP “Isole Egadi”, i Membri del CESE hanno avuto un proficuo scambio di opinioni con gli stakeholders locali, includendo anche i cittadini. La delegazione ha preso in esame quattro progetti sviluppati sull’isola: un impianto fotovoltaico gestito dal Comune, il progetto pilota ‘Posidonia’ gestito dall’Area Marina Protetta, il Centro di soccorso per tartarughe marine e l’ex Stabilimento Florio, e infine il progetto Egadi sostenuto dall’Enea, un modello pilota di turismo sostenibile che combina l’approvvigionamento idrico e la riduzione dei rifiuti. Grazie alla missione, i Membri del CESE hanno identificato una diversificazione intelligente dell’economia basata sulle risorse marine, includendo biologia e storia.
“L’Area Marina Protetta prenderà parte con orgoglio a quest’importante iniziativa – dice il direttore, Stefano Donati – per illustrare ai membri del Comitato quanto richiestoci, ossia le esperienze da noi maturate in particolare sull’innovazione nei settori dell’energia, dei trasporti, dell’ambiente e dello sviluppo economico. Un’iniziativa, con costi a carico degli organizzatori, alla quale non potevamo mancare”. Il report finale dello studio condotto dal CESE (EESC), verrà presentato nel corso del meeting in programma per l’intera giornata di venerdì 10 febbraio, dalle ore 9.30 alle ore 18.
“Un momento di studio prestigioso e importante – conferma il presidente dell’Amp e sindaco di Favignana, Giuseppe Pagoto – che vedrà protagonista l’isola e l’Area Marina Protetta “Isole Egadi” a rappresentare l’Italia. Il report che hanno prodotto ci cita come buona pratica di gestione di una AMP, per ciò che riguarda il contrasto alla pesca illegale, per il Centro di primo soccorso per tartarughe marine che ha sede a Palazzo Florio e per l’Osservatorio Foca Monaca, al Castello di Punta Troia a Marettimo”.