C’era una volta (e credetemi, c’è ancora) un potente democristiano che poi fu folgorato da Berlusconi e divenne forzista. All’ex ministro la malavita romana contribuì ad acquistare una casa ad un prezzo diciamo cosi, di favore. Si trattava di una casa con vista Colosseo che Scajola pagò 600 mila euro e il resto fino al suo valore di mercato di 1 milione e 700mila euro, lui ignaro, lo pagarono i malavitosi romani. “Non sapevo nulla che altri avessero aggiunto ancora soldi per l’acquisto dell’appartamento”, dichiarò allora l’ex ministro ligure. Ora, prima di dirvi il resto, ci permettiamo una nota diciamo così, extragiudiziale. A noi che altri non sappiano il valore delle cose (case per la verità) e fanno il ministro, ci sembra un tantino esagerato. Ma comunque chiediamo a voi, che non arrivate alla fine del mese, se è giusto che in questo paese ci siano uomini politici che fanno acquisti milionari. E’ lecito ci mancherebbe, ma a noi dà fastidio. Claudio Scajola per il reato di finanziamento illecito per l’acquisto della casa lo scorso 27 gennaio è stato assolto. Tra le motivazioni della sentenza il giudice di Roma Eleonora Santorini, scrive che Scajola “.. non si è trovato nelle condizioni di conoscere il maggior prezzo dell’immobile che stava per acquistare e al momento della consegna alle venditrici (due sorelle) dell’eccedente da parte del magnanimo finanziatore del deputato forzista, lo stesso era assente”. Complimenti al suo avvocato, un po’ meno al ministro che nel frattempo, per reati ben più gravi, è stato perfino arrestato. Citiamo alcuni nomi che non c’entrano nulla con il caso che abbiamo raccontato: la sindaca di Roma Virginia Raggi, Paolo Romeo, dipendente comunale “elevato” al rango e al conseguente stipendio di capo delle segreteria politica dal primo cittadino, i giudici Paolo Ielo e Francesco dell’Olio. Questi due, titolari dell’inchiesta che ha portato la sindaca ieri a rispondere alle domande sull’ormai famoso caso Marra, hanno chiesto “lumi” su due polizze vita stipulate diversi mesi fa da Paolo Romeo e la cui beneficiaria era proprio Virginia Raggi. “Non so nulla” ha risposto l’avvocatessa pentastellata. Mentre scriviamo le agenzie battono altre sue dichiarazioni che confermano la sua presunta estraneità sull’argomento. Si apprende anche che altri attivisti del M5S sono stata beneficiati, a quanto sembra a loro insaputa, di polizze vita da parte del Romeo. Ci siamo informati e abbiamo capito, ma possiamo sbagliarci, che queste polizze possono essere fatte senza informare il beneficiario, non devono insomma essere controfirmate. Dunque possono diventare attive “senza che il beneficiario lo sappia”. E’ possibile che a noi comuni mortali non regali niente mai nessuno a nostra insaputa?
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