Non ce l’ha fatta l’Unione dei Comuni Elimo Ericini ad ottenere il prestigioso riconoscimento di capitale italiana della cultura 2018. Ad aggiudicarsi la vittoria è stata infatti la città di Palermo, che era in lizza con le altre finaliste; Alghero, Aquileia, Comacchio, Ercolano, Montebelluna, Palermo, Recanati, Settimo torinese, Trento.
Le città di Erice, Buseto Palizzolo, Custonaci, San Vito Lo Capo e Valderice in partnership con le città di Trapani, Calatafimi-Segesta, il Comune di Favignana ed anche Mozia e Marsala con la Rete Museale, avevano realizzato un progetto valorizzazione culturale, ma il finanziamento da 1 milione di euro da parte del Ministero resterà comunque in Sicilia e andrà dunque alla città di Palermo. La comunicazione ufficiale è infatti avvenuta oggi presso la Sala Spadolini del MiBACT alla presenza del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini. Presente alla proclamazione anche un rappresentanza dell’Unione dei Comuni
La conferenza stampa
Elimo Ericini composta da Giuseppe Bica, sindaco di Custonaci, Giacomo Tranchida, sindaco di Erice, Giuseppe Pagoto, sindaco delle Isole Egadi, Vito Maria Mancuso, presidente Fondazione Architetti nel Mediterraneo di Trapani “F. La Grassa”.
“In parte abbiamo già moralmente e qualitativamente vinto – aveva detto stamattina il sindaco di Erice Giacomo Tranchida – atteso che le nostre progettualità di sistema sono state riconosciute meritevoli e, pertanto siamo intanto titolati ad esserci e concorrere, avendo superato la preselezione orgogliosi di rappresentare la migliore terra di Sicilia e le nostre comunità. Tanto e non solo per abbattere uno stereotipo nazionale ed internazionale che ci vuole terra di mafia, malaffare e sottocultura, oltremodo danneggiandoci anche sotto il profilo socio-economico rispetto all’appeal promo
Un emozionato sindaco Leoluca Orlando ha condiviso la vittoria con gli altri sindaci
turistico-culturale ineguagliabile del nostro territorio. Invero – ha aggiunto il Sindaco di Erice – concorriamo per affermare un primato ancora più grande e di valenza internazionale dal cuore del Mediterraneo, da questa terra di frontiera, non solo un messaggio di riscatto civile e culturale ma, insieme, di pace e di valenza strategica mondiale in prospettiva anche dell’apertura di libero scambio nel Mediterraneo. Siamo già la capitale della bellezza, ma anche della speranza e della voglia di futuro.”
