Le rigide condizioni climatiche di domenica pomeriggio non hanno impedito agli appassionati di teatro di recarsi al Baluardo Velasco per godere di un “tuffo nel passato” se non addirittura per molti una vera e propria nuova conoscenza delle tradizioni siciliane in tema di canti popolari. Un duo di eccezione: Irene Gambino e Salvatore Ciaramidaro hanno messo in scena “Tradizioni, canti e… sentimenti” parole e musiche di Sicilia. Entrambi non hanno bisogno di presentazioni. Irene Gambino, figlia d’arte, si è dedicata alla ricerca dei canti popolari siciliani del Settecento e dell’Ottocento, taluni addirittura inediti. Accompagnata dalla sua chitarra e dal tamburo ha cantato per noi presentando di volta in volta la storia di ogni canto, l’autore e il contesto sociale in cui è nato, alternandosi alla calda voce dell’attore-regista Salvatore Ciaramidaro che ha letto testi di Favara, Meli e Pitrè. Non è mancata la partecipazione attiva del pubblico, che gli artisti hanno saputo coinvolgere sia con il classico accompagnamento del battere le mani, sia con l’invito a suonare il tamburo ad uno degli spettatori. Una serata spettacolare per il suo valore culturale, la tradizione popolare siciliana non si può né deve perdere, e queste occasioni la tengono sicuramente viva. Molti ci siamo chiesti, ma oggi qual è lo stato dell’arte in questo settore? Come la globalizzazione ha modificato la tradizione popolare coeva? Una questione che, a mio avviso, rimane aperta ed anche è un invito a riflettere insieme.

Maria Grazia Sessa