Salemi: il Museo della Mafia cambierà nome

redazione

Salemi: il Museo della Mafia cambierà nome

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mercoledì 28 Dicembre 2016 - 11:30

Potrebbe presto cambiare nome il “Museo della mafia” di Salemi. Il futuro della struttura, inaugurata con l’amministrazione guidata da Vittorio Sgarbi, potrebbe presto riservare delle novità, come anticipato dal sindaco di Salemi Domenico Venuti e dall’assessore alla cultura Giuseppe Maiorana: “Il Museo della Mafia, sin dalla sua costituzione, continua a suscitare interesse da parte dei visitatori regionali, nazionali e internazionali – affermano Venuti e Maiorana – ma siamo consapevoli che la Mafia non deve essere solo “museificata” , deve essere oggetto di quotidiana riflessione soprattutto da tutte le agenzie educative ed enti locali. Occorre, di contro, che le nuove generazioni siano attive protagoniste nella lotta al sistema mafioso. Abbiamo voluto, pertanto, dotare il Museo della Mafia di una vera e propria fucina di idee per la divulgazione di pensieri e azioni quotidiane legali, con lo scopo di immaginare nuovi percorsi per un mondo diverso, fatto di gente consapevole, che diffonde serenità e sia in grado di discernere ciò che è legale e ciò che non lo è“.

Tutto ciò si lega al progetto #Officine della legalità 3.0, curato dall’Associazione Koinè, Associazione Giovani di Salemi e Associazione Culturale Peppino Impastato, in collaborazione con l’Assessorato alla cultura, turismo e spettacolo della Città di Salemi e realizzato con il contributo del Consorzio trapanese per la legalità e lo sviluppo.

Avviato il 18 novembre, questo progetto ha offerto ai giovani del territorio diverse opportunità di crescita culturale con la possibilità di fare cittadinanza attiva sul tema della legalità. Sono stati proposti, per raggiungere l’obiettivo, quattro laboratori: fotografia (curato da Gabriella Ebano), video (curato da Alberto Castiglione), fumetto (curato da Marco Rizzo e Matteo Giurlanda), teatro di narrazione (curato da Giacomo Guarneri). I laboratori hanno visto alternarsi professionisti che hanno declinato, ognuno per la propria specializzazione, il fil rouge della “bellezza” all’interno della loro attività. Durante il laboratorio di partecipazione per la realizzazione del “Tavolo della legalità”, invece, sono stati trattati parecchi temi da poter condividere. E’ stata confermata, inoltre, la volontà di realizzare un vero e proprio tavolo che assumerà la forma già disegnata dal logo del progetto. Anche in tale circostanza l’amministrazione, ritenendo ripetibile il progetto, ha deliberato, su proposta dell’Assessore alla cultura Giuseppe Maiorana, di ripensare il nome del Museo della Mafia “Lenorardo Sciascia”, accompagnandolo con Officina della legalità.

Il progetto si concluderà il 30 dicembre con la “Festa per il nuovo anno senza mafie”. A partire dalle 19.30 verranno esposti presso le sale del Museo della Mafia i lavori realizzati durante i laboratori. A seguire è previsto un incontro con il giovane giornalista del programma televisivo Le Iene, Ismaele La Vardera che, assieme al noto cantautore Marco Ligabue, presenterà il progetto artistico-musicale “Il silenzio è dolo”. Concluderà la “festa” la band Direzione Sud.

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