Giovanni Sinacori, segretario cittadino dell’Udc che a livello nazionale e regionale sta per scomparire almeno come sigla, che cosa sta succedendo?
Nel braccio di ferro tra i due leader nazionali Lorenzo Cesa e Giampiero D’Alia vi è una differenza di fondo sulla collocazione futura del partito. Si tratta di stabilire se la prossima alleanza ci vedrà collocati nel centro destra o nel centro sinistra. Cesa è orientato verso una collocazione che vede il partito posizionarsi all’opposizione del governo nazionale e di conseguenza in Sicilia alleati con i moderati del centro destra.
Nella nostra regione voi governate con il PD
Siamo presenti in giunta con due assessori e il gruppo parlamentare all’Ars è orientato verso il sostegno al governo Crocetta. Proprio questa mattina si terrà una riunione per definire meglio la strategia per il prossimo futuro. Di certo il simbolo e il partito rimarranno nella disponibilità di Cesa, mentre è possibile che all’Ars, assieme ai deputati del Nuovo Centro destra, nasca un nuovo gruppo dei centristi.
Tra le divisioni c’è anche l’atteggiamento da mantenere in vista del prossimo referendum costituzionale.
Chi va con il centro destra sostiene il No mentre gli altri sono decisamente schierati per il SI.
Voi a Marsala come vi regolerete?
Abbiamo, in tema di referendum, avviato una discussione all’interno del gruppo consiliare e del partito. Permangono perplessità e dubbi. Ci sono tra di noi posizioni legittimamente differenti. Giorno 25 parteciperemo ad un incontro organizzato dalla curia vescovile di Trapani, dove si confronteranno le ragioni del SI e quelle del NO. Speriamo di ricavarne indicazioni utili per decidere.
Per quanto attiene la vostra collocazione politica, andrete con Cesa o resterete con D’Alia?
Decideremo dopo avere ascoltato i nostri iscritti. Per il momento siamo concentrati sulle vicende amministrative. Decideremo dopo il referendum.
In tema di vicende amministrative locali, avete appena votato favorevolmente il bilancio di previsione proposto dall’amministrazione di centro sinistra.
Facciamo chiarezza. Il nostro voto favorevole arriva dopo il voto sulle Opere Pubbliche Triennali. Nel corso del dibattito sullo strumento propedeutico al bilancio sono state cambiate diverse cose rispetto al quello proposto dalla giunta. Sono stati accolti alcuni nostri suggerimenti e abbiamo votato favorevolmente. Abbiamo mantenuto lo stesso atteggiamento anche sul voto al bilancio di previsione.
In ambienti politici c’è chi sostiene che vi state preparando ad entrare in maggioranza. C’è chi parla addirittura di un vostro assessore…
Niente di più sbagliato. Noi siamo con la città, non certamente con l’amministrazione. C’è anche una questione etica a cui noi teniamo. Appena un anno e mezzo fa, ci siamo opposti ad un progetto guidato da Alberto Di Girolamo e abbiamo sostenuto un altro candidato. Dobbiamo rispettare i numerosi elettori che ci hanno votato credendo alla nostra scelta.
Regione