Quattordici firme – alcune delle quali politicamente molto “pesanti” – per chiedere ad Antonella Milazzo di guidare il Pd di Marsala. Il documento è arrivato un po’ a sorpresa dopo settimane scandite da varie ipotesi che inizialmente sembravano dare per certa l’investitura del deputato regionale come candidata unica alla segreteria del partito. Nei giorni scorsi, le dichiarazioni della stessa Milazzo – “Credo che sia mio ineludibile dovere continuare a svolgere pienamente il ruolo di parlamentare” – avevano invece fatto pensare a un passo indietro, a beneficio di qualche altro candidato. Infine, a poche ore dalla presentazione delle mozioni congressuali, quattordici tesserati del Pd hanno sottoscritto un documento che piazza l’affondo probabilmente decisivo per la designazione del successore di Alberto Di Girolamo alla guida dei democratici lilybetani: “Siamo estremamente convinti che dal congresso di circolo del 6 novembre debba uscire un segretario forte di un consenso largo, che il nostro gruppo ha identificato nella persona di Antonella Milazzo. Abbiamo chiesto all’ On. Milazzo di caricarsi di questa ulteriore responsabilità consci del suo equilibrio e della sua autorevolezza. Poniamo una figura di primo piano come nostra proposta a disposizione del Partito, sperando si possa giungere ad una condivisione più ampia possibile, con la convinzione e la certezza di poter contare sulla stragrande maggioranza del partito”. Il documento è stato sottoscritto dall’assessore Anna Maria Angileri, dal capogruppo Antonio Vinci, dai consiglieri comunali Calogero Ferreri, Federica Meo, Mario Rodriquez, Pino Cordaro (probabile che si aggiunga in corso d’opera anche Angelo Di Girolamo) e da altri 8 iscritti al partito: Luca Coronello, Vincenzo Grassellino, Stefano Ruggirello, Loredana Giustini, Vincenzo Pantaleo, Rino Ragona, Fabrizio Coppola e Pietro Brugnone. Nomi che di fatto appaiono rappresentativi di tutte le componenti del Pd: ex Ds, ex Margherita e renziani storici. L’unico dubbio, a questo punto, è se la mozione che Antonella Milazzo presenterà in vista del congresso rimarrà l’unica o se ci sarà qualcun altro che in extremis intenderà percorrere il vischioso sentiero della battaglia di testimonianza.
Questo il documento integrale inviato oggi agli organi di stampa:
Il Partito Democratico è un partito vivo, forte, capace ancora di confrontarsi al suo interno rispettando le idee che provengono dai propri iscritti ad ogni ordine e grado. La passione e l’amore che mette al centro i bisogni della Città e il suo sviluppo, ci portano necessariamente all’esigenza di riacquisire un assetto politico ed organizzativo capace di ridare stabilità e prospettiva alla città di Marsala. Ecco spiegato, con la necessaria sintesi il motivo per cui, nasce l’esigenza del congresso, i bisogni dei nostri concittadini devono necessariamente giungere all’amministrazione e quale migliore strada se non quella del circolo, vero contenitore dei bisogni della società, vero fulcro e motore di idee e di sviluppo che rappresenta con i propri iscritti e simpatizzanti tutte le fasce sociali della nostra amata città di Marsala. Siamo certi che questo sarà il risultato di un sereno e, ci auguriamo, partecipato dibattito congressuale. In questi giorni che ci avvicinavano al congresso siamo stati volontariamente in silenzio, assistendo al solito sterile chiacchiericcio da bar, con il chiaro e inequivocabile tentativo di destabilizzare il nostro gruppo, che veniva descritto, come diviso e addirittura dilaniato da faide interne. Le fantasiose ricostruzioni giornalistiche infine, ci hanno dato, la consapevolezza qualora ce ne fosse stato bisogno che dovevamo lavorare, confrontarci al fine di trovare quale potesse essere la migliore soluzione possibile, per la guida del nostro partito. Siamo estremamente convinti che dal congresso di circolo del sei novembre debba uscire un segretario forte di un consenso largo, che il nostro gruppo ha identificato nella persona di Antonella Milazzo. Abbiamo chiesto all’ On. Milazzo di caricarsi di questa ulteriore responsabilità consci del suo equilibrio e della sua autorevolezza. Poniamo una figura di primo piano come nostra proposta a disposizione del Partito, sperando si possa giungere ad una condivisione più ampia possibile, con la convinzione e la certezza di poter contare sulla stragrande maggioranza del partito.
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