E’ ufficialmente iniziata ieri sera in Consiglio comunale la sessione di lavori che dovrebbe portare all’approvazione del bilancio di previsione 2016. Partita con il solito ritardo, la seduta consiliare è stata caratterizzata dall’approvazione del punto 3 all’ordine del giorno, “Verifica per l’anno 2016 della qualità e quantità di aree e fabbricati da destinare alla residenza e alle attività produttive e terziarie”.
Di fatto, la discussione di questo argomento, che fa parte degli atti propedeutici al bilancio, ha consentito di tornare a ragionare sul futuro dell’area artigianale di via Vita. Un’opera completata ormai da una decina di anni, senza che nessun operatore abbia ancora cominciato le proprie attività. Il risultato è che l’area in questione sia stata utilizzata nelle maniere più varie, persino come estemporaneo circuito per le corse notturne di auto o moto. Si è sempre sostenuto che alla base della mancata entrata a regime dell’area vi fossero i prezzi troppo alti per l’assegnazione degli spazi. Tuttavia, la relazione iniziale dell’ingegnere Valenti ha ricordato ieri nel corso del dibattito consiliare come si sia passati negli anni da un costo di 91,70 euro a 27,51 euro al metro quadrato. E proprio tale diminuzione dei prezzi ha consentito di procedere con le prime assegnazioni. Allo stato attuale i lotti assegnati sono 32 su un totale di 45: 5 operatori hanno già sottoscritto un contratto con il Comune di Marsala, mentre gli altri sono in via di definizione. Sull’argomento è intervenuto Flavio Coppola, che ha ricordato come il Comune debba comunque ancora procedere agli interventi di urbanizzazione relativi all’energia elettrica, all’erogazione idrica e al collegamento con le fognature: “Ma se le attività inizieranno tra tre anni, come facciamo a programmare nel piano triennale delle opere pubbliche un intervento che potrebbe risultare vanificato?”, ha chiesto lo stesso capogruppo dell’Udc. “Da 10 anni ci portiamo dietro la questione dell’area artigianale di via Vita. O abbiamo sbagliato sito o c’è qualcosa che non funziona”, ha aggiunto Antonio Vinci. Dopo di che, Coppola ha ricordato che su quest’area incombe la vicenda di due debiti fuori bilancio per una somma complessiva di quasi due milioni di euro: “È un debito che ricadrà sulle tasche dei cittadini alla voce spese correnti o graverà sui costi complessivi di chi dovrà gestire tutto?”. Enzo Sturiano, da parte sua, ha ricordato che il Comune è già stato condannato in primo grado a pagare questa somma. “Spero che in appello l’amministrazione riuscirà a dimostrare le sue ragioni”, ha affermato ancora il presidente del Consiglio, chiedendo poi di sapere se il Comune ha già incassato qualcosa per gli stalli dell’area artigianale. La risposta è arrivata dall’assessore Salvatore Accardi, che ha spiegato come dieci operatori abbiano già pagato. Dopo qualche altro intervento (nuovamente Flavio Coppola, Giovanni Sinacori, Calogero Ferreri e il dirigente Patti), si è arrivati al voto e la delibera è stata approvata all’unanimità dei presenti, con 19 voti favorevoli.
A seguire si è incardinata la discussione sul Piano delle Valorizzazioni e Dismissioni degli immobili di proprietà comunale. Prima della chiusura dei lavori si è parlato, in particolare di un terreno nella zona portuale, nei pressi dell’ex Octopus. Sul sito in questione si è già registrato un interesse della Myr di Massimo Ombra. In ogni caso si dovrà avviare una procedura con evidenza pubblica, ma bisognerebbe capire se ci sono problemi di servitù che potrebbero limitare la partecipazione di altri eventuali acquirenti.