Con nove voti contrari, sei favorevoli e tre astenuti, il Consiglio comunale della città di Milazzo ha bocciato la proposta di intitolare l’aula del Consiglio comunale ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, vittime della mafia. Ora noi abbiamo più volte scritto che la memoria degli uomini e degli accadimenti deve camminare con altre gambe. Meglio una scuola che parli di lotta alla mafia che una che ignora il fenomeno, però è intitolata ad un magistrato ucciso. Una società che non conosce il perché le cose è una società monca. L’autostrada che conduce a Palermo, nel punto in cui la scellerata mano della mafia premette il grilletto detonatore assassino, non è un solo luogo della memoria, ma un posto dove la democrazia ferita si rialza. È retorica? Può darsi. Ma noi la pensiamo così. Questo non vuol dire che ogni posto pubblico (strade, scuole e quant’altro), debbono essere intitolati alle vittime della mafia. Ci mancherebbe. Di esse si deve parlare sempre, non solo negli anniversari e nelle funeste ricorrenze delle loro uccisioni. Chissà se il comune di Milazzo, su iniziativa del loro Consesso Civico, ha mai organizzato un convegno sulla lotta alla mafia. Lo ripetiamo, a noi per esempio intitolare l’ospedale nuovo di Marsala a Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, ci sembrò una forzatura. Una piacevole forzature se volete, ma pur sempre una forzatura. Ma la piazzetta davanti alla scuola Pascoli intitolata, grazie all’iniziativa dell’allora consigliere Gesone ( a proposito auguri Lillo, tu sai perché) e del sindaco Renzo Carini, a Peppino Impastato eroe civile morto ammazzato dalla mafia, ci sembrò un momento del quale la democrazia debba “pascersi”. I consiglieri di maggioranza al comune di Milazzo, tutti del Pd, per bocca del suo capogruppo hanno motivato la decisione di bocciare l’intitolazione con questa affermazione. “L’aula deve volare alto. Ci sono altri posti da intitolare ai magistrati”. Egregi consiglieri a volte più si vola in alto più gravose sono le conseguenze delle eventuali cadute. Tenetevi forte.