Evitare di ripetere gli stessi errori. Questo il messaggio del presidio alcamese di Libera in merito al forte rischio di incendi sul Monte Bonifato di Alcamo.
“A quasi quattro anni di distanza dal grande incendio doloso appiccato il 29 settembre 2012, che ha colpito e devastato gran parte del Monte Bonifato – si legge in una nota a firma del referente del Presidio Libera Alcamo, Marcello Contento – nel corso degli anni, con l’avvento della stagione estiva, non sono cessati i piccoli e medi incendi su varie aree del monte. E non sembrano essere serviti a nulla i più svariati interventi, tutti lodevoli, che nel corso degli anni volontari, cittadini, studenti, presidi, associazioni e movimenti, hanno intrapreso sul monte: dal ripristino di alcune aree devastate dagli incendi alla piantumazione di nuovi alberi, dalle iniziative di sensibilizzazione per la riapertura della
riserva ai lavori di messa in sicurezza e per finire il prestigioso recupero e riqualificazione della splendida area archeologica e tante altre esperienze simili. Tutto questo rischia di andare in “fumo” per l’ennesima volta. A oggi, le aree che ogni anno sono maggiormente colpite dagli incendi (le stesse che causarono il vasto incendio del 2012) non hanno subito ancora nessun intervento di prevenzione incendi. Come visibile dal reportage fotografico, aree come la Panoramica est, il Sentiero degli Innamorati e l’area Archeologica sono completamente abbandonate al loro destino. Dalle foto risulta abbastanza evidente come nessuna manutenzione di prevenzione sia stata fatta e che tutta la sterpaglia ed erba secca
rappresentino un potenziale rischio per il futuro, specie in giornate di scirocco, oltre che un’ indecenza per l’intera città. Dal 2012 in poi sono stati i volontari di “Salviamo il Monte Bonifato” e di tante altre associazioni che si sono spesi, con tanti sacrifici ed energie, per salvaguardare al meglio il monte. Adesso, dal 19 maggio del 2016, con accordo tra Comune di Alcamo, Provincia di Trapani e Dipartimento Regionale Sviluppo Rurale e Territoriale, la manutenzione è stata concessa per dieci anni agli operatori della forestale. Sebbene gran parte dei lavori sembra aver preso inizio dal lato ovest del monte, ancora nulla è stato fatto nelle tre aree, maggiormente esposte allo scirocco, e nello specifico: la Panoramica Est, il Sentiero Innamorati e l’Area Archeologica. Per questi motivi chiediamo agli enti competenti di intervenire il prima possibile, per prevenire incendi boschivi attraverso la pulitura lungo viali e delle fasce parafuoco. Chi di competenza – prosegue Marcello Contento – e nello specifico Comune, Provincia e Regione Siciliana, intervenga immediatamente nelle zone a rischio incendi in modo da evitare un disastro preannunciato. Non è possibile attendere ancora. Siamo pronti a collaborare con
tutti e invitiamo tutta la cittadinanza a mobilitarsi per intervenire, come fatto negli anni precedenti, a prendersi direttamente cura del piccolo polmone verde che la natura ci ha voluto regalare. Inoltre, chiediamo di intensificare i controlli di sorveglianza e di videosorveglianza, anche attraverso squadre di volontari, in modo da arrestare per tempo potenziali criminali”.