“Primo Mediterraneo – Meditazioni sul mare più antico della storia” è il titolo del libro di Sebastiano Tusa, che verrà presentato domani alle 18, nella suggestiva location dell’ex Convento del Carmine, sede dell’Ente Mostra Città di Marsala. Quello dell’archeologo e sovrintendente del Mare Sebastiano Tusa è un viaggio nel Mare Nostrum: «Che cos’è il Mediterraneo?» Si chiedeva Fernand Braudel tanti anni fa. E rispondeva: «Mille cose insieme. Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà accatastate le une sulle altre». In questo saggio Sebastiano Tusa ragiona sulle pluralità e le complessità di questo mare e sugli elementi di fondo che ne hanno caratterizzato la lunga vicenda, dalla preistoria al medioevo. Il mare più antico viene esaminato quale luogo di confluenza e di diffusione di merci, saperi e culture nell’ambito dei vari sistemi mercantili che resero ricchi i Minoici, i Micenei, i Fenici, i Greci ed i Romani. Ma viene investigato anche quale formidabile serbatoio di biomasse che hanno reso possibile la vita e lo sviluppo di numerose comunità costiere. Motivi di riflessione sono infine le complessità e le pluralità etniche di questo mare, che lungo i propri orizzonti ha consentito la formazione di un grande mosaico culturale, entro cui hanno convissuto, scontrandosi e anche incontrandosi, civiltà, lingue e religioni tra loro molto diverse. Ma il «viaggio» di Tusa nel Mediterraneo è anche un percorso esistenziale, che investe in toto la sua dimensione di archeologo e di uomo che a questo mare piccolo-grande appartiene. Dopo i saluti del sindaco Alberto Di Girolamo, converseranno con l’autore, il Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero e la dottoressa Rossella Giglio della Soprintendenza di Trapani. L’iniziativa è organizzata dalla Libreria Mondadori di Marsala e dall’Agenzia Communico e gode del patrocinio del Comune di Marsala. Sponsor il ristorante Zattar di contrada Ciavolotto.
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