Continuano in maniera serrata i controlli dei Carabinieri alle serre nelle campagne tra Marsala, Petrosino e Mazara del Vallo alla ricerca di sostanze stupefacenti. All’alba del 14 giugno scorso, i militari dell’Arma dei Carabinieri delle Stazioni di Mazara del Vallo, unitamente ai colleghi di Petrosino e supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno effetutato una perquisizione domiciliare di iniziativa presso un immobile ubicato a Marsala, in contrada Bambina, a carico di Vincenzo Salvatore Marino, marsalese 58enne. Durante la perquisizione è stato rinvenuto un fucile Beretta calibro 12 e un centinaio di cartucce, che seppur regolarmente denunciate, erano tenute in casa senza alcuna misura di sicurezza. Il tutto è stato immediatamente sequestrato e il Marino denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di cui all’art. 20-bis Legge 110/1975 (Omessa custodia di armi).
Successivamente i Carabinieri operanti hanno continuato la perquisizione presso delle serre, ubicate a Petrosino in contrada Gurgo-Balata, prese in affitto alcuni mesi prima proprio dal Marino. Quest’ultimo nel tentativo di sviare la perquisizione, è entrato, seguito dai militari, da un ingresso secondario del recinto delle serre. I controlli sono stati comunque estesi a tutte le strutture adibite a serra nella sua disponibilità: in due di queste sono state rinvenute diverse file di piante Canapa Indica per la produzione di sostanza stupefacente tipo marijuana. Le piante erano regolarmente piantate nelle serre con impianto completo di irrigazione. Il numero delle piante ammonta a 1448 piante, tutte dell’altezza variabile tra 1 m e 1,60 m e in piena fioritura.
A questo punto, i militari hanno tratto in arresto Vincenzo Salvatore Marino, in quanto responsabile del reato di coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente tipo Marijuana (quasi 1.450 piante perfettamente in fioritura) all’interno di serre. La piantagione, posta sotto sequestro, è stata già estirpata e depositata presso la caserma dell’Arma, in attesa di essere distrutta, previa campionatura e analisi per accertare il contenuto di principio attivo. Al termine dell’attività di perquisizione e della redazione degli atti, l’uomo è stato tradotto e associato presso la Casa Circondariale di Trapani.